BMW i3 vs Mini elettrica: le due elettriche a confronto

06-Ott-2020  

Non ci sono dubbi, il processo di elettrificazione della mobilità è inevitabile, e il Gruppo BMW, di cui fa parte anche Mini, ha in gamma la bellezza di 71 modelli mild-hybrid e 21 tra full hybrid e Plug-in. Non mancano neppure quelli elettrici: BMW i3 e Mini elettrica, il massimo per gli spostamenti urbani (e non solo). Quale scegliere tra le due?

BMW i3 S: l’utilitaria elettrica di lusso

Le sue dimensioni, racchiuse in una lunghezza di 4 metri, sono quelle di un’utilitaria, eppure la sua allure è degna dei modelli più grandi dell’elica biancoblu. Lo stile unico della BMW i3, condiviso con la sorella sportiva i8, sembra non sentire il passare del tempo: i tratti futuristici, eleganti e senza eccessi, sono uno dei suoi punti di forza, insieme alla cura costruttiva dell’abitacolo, coerente nelle forme con l’esterno e arioso all’interno grazie all’ampio parabrezza in stile monovolume. Si sta comodi anche dietro, seppure si debba accettare un accesso poco pratico per la presenza di una piccola porta ad apertura controvento, e i finestrini fissi.

Ma come si guida la piccola BMW elettrica? Pensate alla i3 S come a una Smart in versione large: la posizione di guida è alta, gli ingombri si percepiscono molto bene e il raggio di sterzata è quello giusto per fare un’inversione di marcia in spazi ristretti.

I 184 CV di potenza e soprattutto i 270 Nm di coppia si sentono eccome: basta affondare il pedale destro per essere catapultati in avanti, tra l’altro senza difficoltà di aderenza, e questo è il vantaggio di avere la trazione posteriore. Per la classica accelerazione 0-100, per capirci, bastano 6,9 secondi. La velocità massima è di 160 km/h, mentre l’autonomia dichiarata - e misurata nel ciclo WLTP - è di 285 km.

Mini SE: la piccola sportiva ELETTRICA

Il motore da 184 CV e 270 Nm della Mini elettrica è lo stesso della BMW i3 S. Tutto il resto, però, è diverso, dallo stile alla trazione, che nel caso dell’inglese è anteriore. Le sue forme iconiche ne fanno uno dei pochi modelli sul mercato sempre uguali a se stessi - come Fiat 500, Porsche 911 o Mercedes Classe G, tanto per citarne alcuni - e il piacere di guida è sempre in primo piano.

In accelerazione le ruote anteriori faticano a tenere a bada la grande quantità di coppia disponibile fin dai primi 100 giri: dalla spia del cruscotto si nota il controllo di trazione che fa gli straordinari, e disinserendolo è bene dosare la pressione dell’acceleratore per evitare di mandare in fumo le gomme.

Nello 0-100 impiega 7,3 secondi, e a qualunque velocità la ripresa è inebriante.

Rispetto alla BMW i3 regala un feeling più sportivo alla guida, uno sterzo più diretto e un baricentro più basso. Vince, insomma, alla voce divertimento, mentre la i3 primeggia in termini di praticità: la Mini può contare solo su 3 porte, c’è meno spazio per chi siede dietro, e la seduta è più bassa. Resta un’ottima cittadina, che però darebbe soddisfazioni ancora più grandi fuori dal traffico in un percorso ricco di curve. L’autonomia dichiarata è di 270 km.

I prezzi di BMWi3 e Mini elettrica

Si parte da 40.600 euro per la BMW i3 e da 33.900 euro per la Mini Cooper SE, fino a raggiungere rispettivamente i 47.000 e i 41.650 euro. La scelta fra le due, a prescindere dal prezzo di listino, dipende dai gusti e dalle esigenze. Entrambe hanno una forte personalità, e se la BMW è più spaziosa, la Mini è offre un maggior piacere di guida tra le curve. In entrambi i casi il bagagliaio è ridotto ai minimi termini, e l’autonomia è più che adeguata per l’uso urbano o nelle zone limitrofe alla città, ma non per affrontare viaggi di medio-lungo raggio.

Autore: Michele Neri