Tir e sicurezza in A1: divieto di sorpasso e richieste di sospensione

23-Dic-2025  

Il divieto di sorpasso per i Tir è scattato il 3 novembre sul tratto toscano della A1, tra Incisa-Reggello e Chiusi, in entrambe le direzioni. Si tratta di una sperimentazione introdotta dopo la tragedia dello scorso agosto, quando un’ambulanza rimase intrappolata tra due mezzi pesanti e tre persone persero la vita.


Il tema divide autotrasportatori, industriali e automobilisti. Da una parte la necessità di aumentare la sicurezza in un tratto autostradale privo di terza corsia; dall’altra la richiesta del settore logistico e produttivo di non penalizzare, a loro avviso, un sistema sotto pressione. Ma soprattutto, la domanda che riguarda tutti gli utenti della strada: vi sentite più sicuri con i tir che sorpassano, o il divieto è una misura necessaria?



Il malumore degli autotrasportatori


La reazione della Fai-Conftrasporto è stata immediata e molto dura. La Federazione Autotrasportatori Italiani segnala ritardi nelle consegne, code chilometriche, difficoltà nel rispetto dei tempi di guida e riposo e ripercussioni sulla già congestionata statale E45.

In una comunicazione ufficiale inviata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ad Autostrade per l’Italia, la Fai chiede:

  • la sospensione immediata del divieto di sorpasso,
  • lo stop temporaneo alle sanzioni, già applicate nonostante la fase sperimentale,
  • la convocazione urgente di un tavolo tecnico con ministero, concessionaria e rappresentanze del settore.


Paolo Uggè, presidente Fai, critica il metodo e i tempi del provvedimento:

“È inaccettabile che un provvedimento ancora sperimentale sia già oggetto di sanzioni. Non si può chiedere collaborazione al settore e allo stesso tempo penalizzarlo con multe e restrizioni che ne aggravano le difficoltà operative”.


E aggiunge:

“La sicurezza è un obiettivo comune, ma non può essere perseguita con misure unilaterali che compromettono la sostenibilità del trasporto e dell’economia”.
 

Protestano anche gli industriali


Alle voci degli autotrasportatori si unisce anche quella del sistema produttivo. Confindustria Toscana Sud parla di un’ennesima misura «che penalizza il sistema produttivo» e definisce il divieto di sorpasso per i mezzi pesanti oltre le 12 tonnellate «un ulteriore e intollerabile onere per le imprese».

Secondo gli industriali:

“Il mancato completamento della terza corsia sull’A1, un’opera attesa da anni, si traduce ora in misure restrittive che rallentano il trasporto merci e aumentano i costi per le nostre aziende”.

Una critica che punta il dito non contro il divieto in sé, ma contro la mancanza di infrastrutture adeguate, che spinge a compensare con provvedimenti considerati punitivi per la filiera logistica.


E gli automobilisti? La domanda resta aperta


In questo scenario complesso, resta la questione fondamentale: gli automobilisti si sentono più sicuri senza i sorpassi dei tir?

I sorpassi dei mezzi pesanti possono generare situazioni di rischio su tratti privi di terza corsia: velocità ridotte, colonne improvvise, scarsa visibilità. Il divieto nasce proprio per ridurre questi pericoli.

La sperimentazione è appena iniziata e il confronto tra istituzioni, trasportatori e imprese si annuncia teso.

 

Autore: Redazione