Abarth 124 rally, l'esordio nelle gare in salita italiane

17-Lug-2019  

La classica del campionato di velocità in salita ‘Cesana-Sestriere Experience 2019 è stata la giusta cornice per celebrare i 70 anni di Abarth. Tra le centinaia di appassionati che anche quest’anno hanno partecipato all’evento, c’è stata una numerosa presenza di vetture Abarth, per festeggiare l’anniversario dello Scorpione.

SUCCESSO PER L’ABARTH 124 RALLY

Occhi puntati su alcuni modelli storici: su tutte l’Abarth 2400 Coupé del 1964, abitualmente utilizzata dallo stesso Carlo Abarth. Tra gli esemplari recenti invece, successo per la gamma 70esimo, la nuova 595 esseesse e la 124 spider e GT. Presenti anche alcuni esemplari da corsa, come la plurivittoriosa Abarth 124 rally. Quest’ultima vettura, grazie ai 300 CV e alla trazione posteriore, ha entusiasmato gli appassionati presenti lungo la ‘38^ Cesana-Sestriere - Trofeo Avvocato Giovanni Agnelli’.

DALLA PIKES PEAK ALLA CE-SE

La Cesana-Sestriere, nota come CE-SE, rappresenta anche una tappa di rilievo nel panorama delle gare in salita. Valevole sia per il campionato europeo sia per quello italiano, l’edizione 2019 ha visto 150 piloti sfidarsi lungo i tornanti dello spettacolare tracciato di 10,4 km. Il dislivello prevede la partenza a 1.300 m di altitudine di Cesana Torinese e si inerpica fino ai 2.035 m del Sestriere. La gara ha visto l'esordio italiano dell'Abarth 124 rally in una gara in salita. Si tratta di una vettura già impiegata nelle cronoscalate, come la mitica Pikes Peak americana.

FCA HERITAGE PER LE ABARTH DI INTERESSE STORICO

In occasione della CE-SE si sono ritrovati anche i soci della community Abarth. I club dello Scorpione di Cuneo, Piacenza, Como, Valbormida e Savona si sono dati appuntamento al volante delle loro Abarth. Nel paddock dell’evento, Abarth ha allestito una struttura per accogliere i tanti seguaci ed esporre la gamma dedicata al 70esimo anniversario. Spazio anche ai servizi offerti da FCA Heritage, per la certificazione e il restauro delle auto d'epoca.

Autore: Francesco Bagini