Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD: la prova su strada

01-Giu-2014  
  • Prova Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD
  • Prova Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD tre quarti anteriore
  • Prova Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD abitacolo
  • Prova Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD plancia
  • Prova Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD anteriore
  • Prova Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD posteriore
  • Prova Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD scritta della versione
  • Prova Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD interni
  • Prova Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD volante
  • Prova Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD bagagliaio
  • Prova Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD bagagliaio con sedili posteriori abbattuti
  • Prova su sterrato Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD
  • Prova su sterrato Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD tre quarti posteriore
  • Prova Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD dettaglio sezione anteriore
  • Prova Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD tre quarti posteriore
  • Prova Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD dettaglio sezione posteriore
  • Prova Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD tre quarti anteriore lato sinistro
DS 4

La Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD è una valida alternativa alle classiche berline a 2 volumi, ha un’ottima guidabilità su strada e un alto livello di grip anche quando il fondo è viscido. I consumi? Davvero bassi nonostante la presenza della trazione integrale.


Tanta sostanza

La Suzuki S-Cross non è una di quelle auto che si acquistano per la loro originalità, anche se il suo design dal tipico sapore giapponese risulta piacevole. La sua peculiarità è quella di essere una delle poche di questo segmento ad avere quell’altezza da terra sì maggiore di una hatchback, ma non tanto da poterla inserire nella categoria dei Suv. Un vantaggio in termini di guidabilità, ma di questo parleremo più avanti. Gli interni sono semplici e ben costruiti, forse fin troppo essenziali, ma comunque in linea con la filosofia di questa vettura. Migliorabile l’integrazione nella plancia del display touchscreen del sistema di infotainment, che non appaga più di tanto la vista. In compenso è intuitivo e funziona bene anche con i comandi vocali, da usare obbligatoriamente per questioni di sicurezza qualora si volesse inserire la destinazione sul navigatore mentre si è in movimento. Buono il comfort dell’abitacolo, spazioso anche per chi siede dietro, e versatile il bagagliaio con doppio fondo, che ha una capacità di 430 litri e raggiunge gli 875 con l’abbattimento degli schienali dei sedili posteriori.


A suo agio ovunque

Città, campagna, sterrati, autostrada: la Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD se la cava bene in ogni situazione. A cominciare dal traffico urbano, dove si dimostra agile, e nemmeno si fatica a posteggiarla grazie alle dimensioni compatte e alla buona visibilità. L’unica mancanza, in questo contesto, è l’assenza del cambio automatico, non disponibile nemmeno a richiesta.
Nei percorsi misti la Suzuki S-Cross sorprende positivamente per il feeling di guida, che non ha molto da invidiare a quello di una tradizionale compatta: telaio sincero, assetto piuttosto fermo e sterzo dalla buona sensibilità invogliano ad alzare il ritmo. E in effetti  del margine per divertirsi c’è, anche grazie all’unità turbodiesel che spinge con un certo vigore non appena entra in pressione la turbina. I dati dichiarati (0-100 in 13 secondi e 175 km/h di velocità massima) non rendono bene l’idea della brillantezza della vettura. Nella guida sportiva la S-Cross ha una tendenza al sottosterzo, che avvisa con largo anticipo quando sta per raggiungere il suo limite. E poi sulla versione in prova c’è la trazione 4WD, che in caso di fondo viscido o innevato – nell’ultimo caso servono comunque pneumatici invernali – la rende più sicura senza pesare negativamente sui consumi. Non male neppure in autostrada, dove la sesta di riposo permette di viaggiare a 130 km/h a circa 2.200 giri. Solo l’insonorizzazione non è delle migliori, con il rumore dell’unità turbodiesel che si fa sentire alle basse velocità.


Un “millesei” davvero sobrio

Avevamo già avuto modo di testare i consumi della Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 2WD, che ci ha stupiti percorrendo 33,7 km/l in un percorso misto urbano-extraurbano in normali condizioni di traffico. E anche nella versione 4WD, la S-Cross è stata di nuovo in grado di sorprenderci. Nonostante uno stile di guida ben diverso da quello che avevamo attuato nella prova specifica dei consumi – dove abbiamo fatto il possibile per ridurli al minimo – sembra che la trazione integrale non comprometta la sua vocazione al risparmio. Nei percorsi extraurbani, secondo quanto rilevato dal computer di bordo, non è difficile superare i 25 km/l, e neppure nell’uso misto, senza troppe attenzioni, siamo scesi sotto i 18 km/l. Ottimi valori per una crossover 4WD da 120 CV e 320 Nm anche perché, quando si vuole riprendere, il “millesei” non si risparmia, dimostrandosi sempre pronto alle richieste del guidatore. Insomma, il classico problema della trazione integrale, che a causa degli attriti e del peso maggiore fa aumentare i consumi, con la S-Cross proprio non si pone.


Prezzo e dotazione

Per la Suzuki S-Cross 1.6 DDiS 4WD si parte da 25.700 euro nell’allestimento Style – quello d’ingresso Easy è riservato alla S-Cross 2WD – al quale non manca la dotazione di base: 7 airbag, climatizzatore manuale, impianto audio e cerchi in lega. Per il navigatore satellitare e i sensori di parcheggio bisogna puntare sull’allestimento Top, in listino al prezzo di 27.700 euro. La S-Cross 1.6 DDiD 4WD Star Wiew, quella di punta, costa 29.700 euro ed è sostanzialmente full optional: ci sono anche i fari allo xeno, il tetto panoramico scorrevole e i sedili in pelle riscaldabili. Per chi punta al risparmio c’è anche la S-Cross a trazione anteriore, oggetto negli ultimi mesi di una forte campagna promozionale – 4.800 euro di sconto nell’allestimento d’ingresso Easy – che si porta a casa con 17.400 euro.