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Volkswagen Tiguan Allspace 2.0 TDI 150CV 4Motion DSG, la prova su strada

22-Ago-2018  
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Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

La SUV compatte vi stanno strette e quelle a taglia forte sono fuori budget? Volkswagen risponde con la Tiguan Allspace, che offre una ventina centimetri in più di lunghezza, per un totale di 4,70 metri, tutti a favore dell’abitacolo e del bagagliaio. Volendo si possono aggiungere due sedili in più, così da ottenere 7 posti. La scelta dei motori è limitata al 2.0 TDI da 150, 190 CV o 240 CV, a trazione anteriore o integrale.

COME SI PRESENTA

L’allungamento del corpo vettura non compromette il design della Tiguan Allspace, che resta ben proporzionata. Un effetto per nulla scontato, se andiamo a sbirciare alcune versioni “lunghe” di altri modelli, talvolta sacrificati nell’aspetto in nome della versatilità.

Il trucco è distribuire bene quei centimetri in più: la metà sono finiti nel passo, e solo il resto è servito ad allungare lo sbalzo della sezione posteriore. La larghezza e l’altezza, invece, sono identici a quelli della Tiguan “normale”.

Dove la Tiguan Allspace si fa apprezzare particolarmente è nell’abitacolo, più spazioso per i passeggeri posteriori e per i bagagli. Con i sedili scorrevoli di 18 centimetri, l’agio per le gambe è sconfinato se si opta per la posizione più arretrata. Al contrario, se serve spazio al bagagliaio, con i sedili nella posizione avanzata si hanno a disposizione 760 litri di capienza (senza la terza fila), e abbattendo gli schienali della seconda fila si sfiorano i 2.000 litri. 

I due sedili estraibili della terza fila sono un optional dal costo di 760 euro, e consentono viaggi discretamente comodi a due bambini, meno a due adulti. Lo spazio, infatti, è inferiore sia in altezza sia per le gambe. Inoltre le dimensioni e il livello di imbottitura non sono gli stessi degli altri sedili. Nella configurazione a 7 posti, il bagagliaio si riduce a 230 litri, in quella a 5 posti con i due strapuntini “affogati” nel pianale si sale a 700 litri.

Il cockpit, invece, non differisce dal resto della gamma Tiguan: plancia dal design pulito con schermo touch da 9,2 pollici, comandi al posto giusto e buona qualità dei materiali.
La strumentazione digitale Active Info Display, di serie sull’allestimento Advanced, ha una grafica di ottimo livello e può essere impostata con diversi layout che mettono in risalto la cartina del navigatore, i dati della vettura, oppure i classici tachimetro e contagiri.

COME VA

La scelta è (quasi) obbligata: la Tiguan Allspace è disponibile solo con il motore turbodiesel 2.0 TDI con cambio DSG. Però si possono scegliere ben tre livelli di potenza, 150, 190 e 240 CV, a trazione anteriore (solo per la 150 CV) oppure integrale. E la versione da 150 CV della nostra prova, con trazione integrale 4Motion e cambio DSG, è proprio quello che serve a questa SUV di Wolfsburg: potente quanto basta, e con una trazione integrale “on demand” sempre pronta a intervenire quando viene a mancare il grip.

E, sorpresa, i consumi non sono nemmeno molto elevati considerato il binomio cambio automatico e trazione integrale: il valore dichiarato di 16,9 km/l è replicabile nei percorsi extraurbani, mentre nel misto si riescono a percorrere senza troppe difficoltà i 14 km/l. Certo, anche affondando il gas l’accelerazione non è proprio bruciante (0-100 in 9,9 secondi) ma nemmeno soffre in modo evidente la stazza extra, che sulla bilancia fa segnare un centinaio di chili in più.

Su strada, la taglia large della Tiguan si rivela molto confortevole, con comandi morbidi, un’ottima insonorizzazione dal rumore esterno e un assetto capace di digerire ogni tipo di asfalto senza disturbare i suoi passeggeri. Con il cruise control adattivo, poi, lo stress tipico della marcia in coda si volatilizza: non c’è bisogno di intervenire né sul gas ne sul freno. 

Tra le curve, invece, la dinamica di guida risente sensibilmente dei chili in più, che si sentono in termini di rollio in curva. Tuttavia il piacere di guida non è scomparso grazie alle doti del telaio MQB, allo sterzo preciso e piacevolmente leggero, e al cambio DSG, pronto anche nell’uso sequenziale con i paddle al volante. Se si cerca un po’ di brio, però, è meglio puntare sulla variante da 190 CV, mentre la 2.0 BiTDI (dove “Bi” sta per biturbo) può vantare performance di livello: lo 0-100, per intenderci, richiede appena 6,7 secondi.

QUANTO COSTA

La gamma della Tiguan Allspace è ridotta rispetto alla “sorella” più corta, e questo facilita la scelta del modello: per chi non si muove dalla pianura, la versione a trazione anteriore che parte da meno di 40.000 euro può bastare. Chi frequenta zone nevose e per gli affezionati della settimana bianca meglio puntare sulla 4Motion, che parte da 41.900 euro. La potente versione 2.0 BiTDI da 240 CV soddisfa anche i padri di famiglia che non vogliono rinunciare alle prestazioni. Tutte, in ogni caso, sono equipaggiate col cambio DSG di serie.

POSSIBILI ALTERNATIVE

Le SUV a 7 posti della stessa taglia della Tiguan non sono moltissime, ma non mancano. Guardando all’interno dello stesso Gruppo troviamo la Skoda Kodiaq, con dimensioni simili a quelle della “cugina” Volkswagen, lo stesso motore 2.0 TDI (escluso il BiTDI da 240 CV) e un prezzo sensibilmente più basso. Ci sono poi l’alternativa francese Peugeot 5008, disponibile però solo con la trazione anteriore, e la giapponese Nissan X-Trail, più orientata al fuoristrada.

A CHI SI RIVOLGE

A chi cerca una SUV spaziosa e capace, all'occorrenza, di trasportare 7 persone senza dover sconfinare sulle SUV di grandi dimensioni come la Volkswagen Touareg, l’Audi Q7, la BMW X5 e la Mercedes ML, che hanno anche dei prezzi nettamente più alti. I 21 centimetri in più rispetto alla Tiguan “standard” regalano un abitacolo più spazioso, e la possibilità di avere una terza fila di sedili e un bagaglio enorme, a patto che non ci si sposti in 7.

PUNTI DI FORZA

  • Il comfort è ottimo grazie alla quantità di spazio, alla buona insonorizzazione e alle sospensioni morbide
  • L’equipaggiamento tecnologico, tra strumentazione digitale e cruise control adattivo con sistema Stop & Go nel traffico, è degna di nota
  • L’abitacolo è versatile (vedi sedili scorrevoli) e ben rifinito

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • La terza fila di sedili, come su tutte le concorrenti della Allspace, non offre molto spazio
  • Viaggiando in 7 il bagagliaio si riduce notevolmente
  • I 4,70 metri di lunghezza non aiutano nella ricerca del parcheggio in città
Autore: Michele Neri