​​

Volkswagen ID. Buzz, il test drive del “”Bulli” elettrico

04-Nov-2022  
  • Volkswagen ID Buzz
  • Volkswagen ID Buzz cofano
  • Volkswagen ID Buzz posteriore
  • Volkswagen ID Buzz fari anteriori
  • Volkswagen ID Buzz anteriore
  • Volkswagen ID Buzz foto frontale
  • Volkswagen ID Buzz foto
  • Volkswagen ID Buzz schermo infotainment
  • Volkswagen ID Buzz interni
  • Volkswagen ID Buzz abitacolo
  • Volkswagen ID Buzz plancia
  • Volkswagen ID Buzz sedili
  • Volkswagen ID Buzz bagagliaio
  • Volkswagen ID Buzz volante
  • Volkswagen ID Buzz immagine
  • Volkswagen ID Buzz profilo
  • Volkswagen ID Buzz foto anteriore
  • Volkswagen ID Buzz immagine anteriore
  • Volkswagen ID Buzz blu e bianco
  • ID Buzz logo Volkswagen
  • Volkswagen ID Buzz immagine posteriore

Il Volkswagen ID.3 Buzz è la versione 4.0 dell’iconico Bulli, il pulmino Volkswagen presentato nel 1950 e diventato ben presto un’icona, specie negli Anni Sessanta con la cultura Hippy.

Oggi è elettrico e super tecnologico, ma mantiene lo stesso fascino e gli stessi stilemi del primo Transporter T1.

INDICE
Il Volkswagen ID. Buzz in breve: stile, autonomia e ricarica
Test drive: prime impressioni di guida
Verdetto
I prezzi e i colori della carrozzeria

Un’icona da oltre 70 anni

Il nuovo pulmino Volkswagen è prima di tutto un oggetto del desiderio. Le sue forme sono la reinterpretazione in chiave moderna, se non futuristica, del primo Transporter del 1950 derivato dal Maggiolino, quello che in gergo veniva chiamato Bulli. Le proporzioni sono le stesse, dal parabrezza quasi verticale alla livrea con doppio colore (optional su tutte e di serie sul top di gamma) che taglia a metà la carrozzeria; la parte superiore, tetto compreso, è sempre, rigorosamente bianca, proprio come da tradizione.

L’ID. Buzz non è solo un oggetto di design da ammirare, è anche un veicolo funzionale: in rapporto alle dimensioni esterne offre una quantità di spazio inarrivabile in una Sport Utility, e il pavimento completamente piatto è bel valore aggiunto in termini di comfort e sfruttabilità.

Il Cx di 0,28 ci dice che è anche aerodinamico.

Equipaggiamento e interni

L'ID. Buzz è monta cerchi con misure da 19 a 21 pollici, schermo del sistema multimediale da 10 o 12 pollici con Spotify integrato e assistente vocale intelligente (si attiva pronunciando “Ciao ID”), telecamera posteriore, sedili riscaldati e volante riscaldati, porte USB a profusione, e ricarica del telefono wireless sul cruscotto. L’impatto visivo è ammaliante, ma le plastiche, nonostante un prezzo da veicolo premium, sono tutte rigide.

Come su tutte le Volkswagen elettriche della famiglia “ID”, la strumentazione digitale prevede un piccolo pannello da 5,3 pollici. Una scelta minimal e non personalizzabile, ma che mostra in modo chiaro tutte le informazioni necessarie. I comandi del climatizzatore e il volume della radio, invece, sono capacitivi “a sfioro”, dunque non molto comodi e immediati mentre si guida.

Motore, batteria e ricariche

Il motore da 204 Cv e 310 Nm è alimentato da una batteria da 82 kWh che consente un’autonomia, misurata nel ciclo WLTP, di 418 km. La ricarica dipende, come sempre, dalla fonte di alimentazione, con un minimo di 30 minuti per passare dal 5 all’80%, alle 11 ore con una wallbox domestica da 7 kW; oppure 7 ore e mezza con una wallbox da 11 kW.

Un salotto luminoso

L’abitacolo è ulta-luminoso, i due sedili anteriori sono delle poltrone con braccioli (optional), e la visibilità è ottima in tutte le direzioni. Le porte posteriori scorrevoli, automatiche nell’allestimento Pro+, sono molto comode per salire e scendere, specie negli spazi ristretti, non ché per caricare oggetti voluminosi.

Ci si può dormire dentro

Il bagagliaio del Volkswagen ID. Buzz misura 1.121 litri, oltre il doppio di quello che si trova su una SUV di pari dimensioni, e abbattendo il divano posteriore raggiunge l’incredibile valore di 2.205 litri e una superficie lunga due metri. Ci volete dormire dentro? In tal caso occorre metter mano al portafogli e aggiungere il pacchetto Comfort Plus: solo così si può ottenere un fondo completamente piatto (pianale rialzato MultiFlex) anche con lo schienale abbattuto.

Brillante e maneggevole

Ma com’è da guidare? Rispetto al Transporter a benzina si notano subito delle differenze: l’assenza di rumore del motore, un’accelerazione più brillante - ma non entusiasmante - alle basse velocità, la ripresa immediata per affrontare i sorpassi, e il baricentro basso ottenuto alloggiando la batteria sotto il pianale. E poi c’è la configurazione tutto dietro (leggi: motore e trazione posteriori).

Il risultato è un mezzo brillante e maneggevole tra le curve nonostante il peso di oltre 2,4 tonnellate.

Lo sterzo, leggero e diretto, restituisce un bel feedback, e nelle manovre si gira in poco spazio nonostante i 4,71 metri di lunghezza, grazie anche alla trazione posteriore. Il comfort è molto elevato: data la stazza mi aspettavo più fruscii aerodinamici, che invece sono quasi del tutto assenti; e le sospensioni digeriscono molto bene le irregolarità dell’asfalto.

Come su ID.3 e ID.4 manca la possibilità di regolare l’intensità della frenata rigenerativa. Si può, però, renderla più intensa attraverso la modalità “B”.

I fan del pulmino Volkswagen non possono che restare ammaliati dall’ID. Buzz.

È ricco di citazioni del primo Bulli, ed è bello da qualunque angolo lo si guardi, dentro e fuori.

Visto il prezzo di 66 mila euro (a salire) mi sarei aspettato l’uso di plastiche morbide, ma nonostante non ce ne sia l’ombra, l’aspetto è terribilmente seducente e la qualità percepita è davvero di alto livello.

La batteria capiente consente di avere un’autonomia più che adeguata ad affrontare anche lunghi viaggi, a patto di non avere fretta e di organizzarsi con le ricariche. Anche perché tra tutti i modelli elettrici della famiglia ID, il Bulli elettrico è l’unico ad accettare una fonte in corrente continua a 170 kW, dunque basta mezz’ora per raggiungere l’80% della carica.

Passando da un vecchio Transporter all’ID. Buzz si resterà sorpresi per le sue  doti dinamiche, il piacere di guida, il comfort, e la risposta del motore, che pur non regalando accelerazioni da brivido come molte auto elettriche è brillante in tutte le condizioni.

Si parte da 66 mila euro per l’ID. Buzz Pro e da 68.500 euro per l’ID. Buzz Pro+, arricchito con circa 8.500 euro di optional, se acquistati singolarmente. Tra questi i fari a matrice di LED, il portellone e le porte scorrevoli ad apertura elettrica, lo schermo dell’infotainment da 12 pollici, e la vernice metallizzata bi-colore.

La tinta di serie è l’argento metallizzato, mentre in sovrapprezzo si può scegliere tra ben 10 tinte, di cui quattro bi-colore: giallo, arancio, verde e blu, tutti abbinati al Bianco Candy.

Autore: Michele Neri

Scheda tecnica
Volkswagen ID.Buzz 84 kWh 210kW Pro Passo Corto

Prestazioni

0-100 7.6 s
Velocità 160 km/h

Consumi

Consumo combinato n.d.
Consumo extraurbano n.d.
Consumo urbano n.d.
Co2 n.d.

Motore

Alimentazione elettrico
Tipo di motore elettrico
Cilindrata n.d.
KW / Cavalli 210 kW / 286 CV
Cilindri n.d.
Coppia max n.d.

Trasmissione

Trazione posteriore
Cambio automatico
Numero marce 1

Dimensioni

lunghezza 471,2 cm
Larghezza 198,5 cm
Altezza 192,7 cm
Peso a vuoto 2475 kg
Passo 298,9 cm
Porte 5
Posti 6
Serbatoio n.d.
Bagagliaio 306 l

Prezzo

prezzo 60.000 €