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Subaru Levorg, la prova su strada della familiare giapponese

16-Nov-2015  
  • Prova Subaru Levorg 1.6 Sport Style
  • Prova Subaru Levorg 1.6 Sport Style posteriore
  • Prova Subaru Levorg 1.6 Sport Style presa d'aria
  • Prova Subaru Levorg 1.6 Sport Style anteriore
  • Prova Subaru Levorg 1.6 Sport Style cerchi in lega
  • Prova Subaru Levorg 1.6 Sport Style volante
  • Prova Subaru Levorg 1.6 Sport Style interni
  • Prova Subaru Levorg 1.6 Sport Style strumentazione
  • Prova Subaru Levorg 1.6 Sport Style cambio CVT
  • Prova Subaru Levorg 1.6 Sport Style motore boxer
  • Prova Subaru Levorg 1.6 Sport Style dettaglio anteriore
Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

Con la Levorg, la Casa delle Pleiadi intende sostituire la sua iconica familiare: la Legacy. E lo rivela col nome di questo nuovo modello, acronimo di LEgacy reVOlution Touring. La Subaru Levorg ha un aspetto muscoloso ed è disponibile sul mercato italiano solo nella versione turbo a benzina con motore 1.6 boxer da 170 CV, abbinato al cambio automatico CVT e alla trazione integrale permanente.


Lo spirito della WRX STi

Sarà anche l’erede della Legacy, ma la Levorg deriva dalla sportiva WRX STi che ha dominato per anni nel Mondiale Rally. La sezione anteriore, fino al montante B, è quella della WRX, fortemente caratterizzata dalla grossa presa d’aria sul cofano. Un dettaglio molto “racing”, al quale si aggiungono le minigonne, lo spoiler, l’estrattore e il doppio terminale di scarico. Insomma, la Levorg è una familiare compatta che ostenta i muscoli, e sebbene sia prevista anche la versione con il 2.5 boxer da 300 CV sotto il cofano, in Italia viene importata solo quella con l’1.6 da 170 CV.

Sportiva fuori, e sportiva anche dentro: la Subaru Levorg piacerà ai fan della WRX STi, dato che anche gli interni sono sostanzialmente gli stessi. Interni che non brillano per ergonomia (i comandi al volante sono troppi e non particolarmente pratici) e nemmeno sono perfetti dal punto di vista delle finiture, ma i bei sedili profilati, il volante massiccio a fondo piatto con impunture blu e il piccolo display da 3,5” che dispensa informazioni tecniche come la ripartizione della coppia motrice, la pressione del turbo e la temperatura dell’olio motore sono dettagli che non possono lasciare indifferenti gli appassionati.

Il sistema di infotainment della Levorg, invece, non soddisfa gli amanti della tecnologia. Il navigatore GPS non è di serie nemmeno sull’allestimento più ricco, lo schermo touch misura solo 6,2” (pochi per gli standard odierni) e la sua grafica è ormai sorpassata. Nota positiva i comandi vocali dal buon funzionamento.


Motore e consumi: pro e contro del boxer

Sotto il cofano della Subaru Levorg trova posto il nuovo 1.6 a 4 cilindri contrapposti turbo benzina da 170 CV e 250 Nm, che consente alla familiare giapponese di muoversi con una certa spigliatezza, grazie anche al cambio automatico a variazione continua che fa lavorare il motore sempre al regime ideale. Le prestazioni non sono da sportiva – per intenderci copre lo 0-100 in 8,9 secondi – ma il funzionamento del boxer è lodevole sotto molti punti di vista, tra i quali la regolarità di funzionamento (la copia massima arriva già a 1.800 giri) e la silenziosità.

Il cambio CVT funziona bene in quasi tutte le condizioni di guida, consente partenze scattanti e prevede l’uso manuale con i paddle al volante, modalità nella quale simula 6 rapporti come se si trattasse di un classico automatico. Solo nell’uso più sportivo motore e cambio non soddisfano in pieno. Il primo perché fin troppo fluido nell’erogazione, e quindi poco grintoso agli alti regimi; il secondo perché anche nell’uso sequenziale non restituisce quella connessione che si avrebbe con un manuale o con un cambio automatico più reattivo, come ad esempio un doppia frizione.

Piacevole nella maggior parte delle situazioni, scattante e anche silenzioso, il boxer della Subaru Levorg presenta il conto quando si parla di consumi: già il valore dichiarato non è lusinghiero; sta di fatto che la nostra percorrenza media è stata tra i 10 e i 12 km/l, con punte inferiori nel traffico cittadino. È anche vero che con 170 CV di potenza, il cambio automatico e la trazione integrale non si possono pretendere miracoli. Una versione a GPL, proposta dal costruttore giapponese su alcuni modelli (ma non sulla Levorg, per il momento), sarebbe la soluzione ideale per ovviare al problema.


Tiene bene e sa divertire

Chi compra una familiare compatta desidera, in genere, una vettura razionale, confortevole e dalle buone doti di carico, ma non pretende divertimento alla guida. La Levorg, che offre un abitacolo molto spazioso e un bagagliaio altrettanto capace, è anche uno di quei modelli che soddisfano chi ha velleità sportive quando si trova nella strada giusta. Che poi è quella ricca di curve, dove la Levorg dà il meglio di sé.

Lo sterzo consistente e progressivo offre un ottimo feedback, cosicché quando ci si lancia in curva a velocità sostenuta risulta facile capire il livello di aderenza delle ruote anteriori. Il sottosterzo è limitato e il posteriore aiuta a chiudere le curve senza però alleggerirsi troppo, quindi consente di divertirsi in grande sicurezza. In uscita il sistema di trazione integrale non fa disperdere nemmeno un CV di potenza e mantiene stabile la vettura anche quando il fondo è viscido. Per attraversare un passo innevato, è difficile trovare di meglio.

Ma non pensiate che la Levorg sia una familiare pensata solo per soddisfare le velleità di un padre di famiglia sportivo, perché in quanto a comfort non se la cava affatto male: in autostrada è silenziosa e pronta a riprendere velocità senza alcuno sforzo, e ne esce bene anche in città, dove si apprezzano in particolare modo il lavoro svolto dal cambio CVT e la buona visibilità offerta dalle ampie superfici vetrate. Unico appunto: le sospensioni dall’escursione limitata e i cerchi da 18” non sono l’accoppiata vincente per garantire un buon assorbimento delle asperità. La Free, coi cerchi da 17” e una spalla degli pneumatici più generosa, sarà senz’altro meno rigida.


Prezzo e dotazione

La Subaru Levorg costa 25.990 euro nell’allestimento d’ingresso Free, già discretamente equipaggiato: sono di serie il climatizzatore bi-zona, il sensore pioggia, il sensore crepuscolare, il cruise control, il volante in pelle, il sistema Bluetooth e i cerchi in lega da 17”.

La Levorg Sport Style, come quella in prova, si distingue per l’aspetto corsaiolo e per l’equipaggiamento arricchito con il tetto apribile elettricamente, la telecamera posteriore, i fari a LED, il sistema di avviamento senza chiave, il Subaru Rear Vehicle Detection (rilevatore veicoli nell’angolo cieco) e i cerchi in lega da 18”.


Le concorrenti

La Subaru Levorg rappresenta una scelta alternativa alle station wagon del segmento C più vendute in Italia (Peugeot 308, Ford Focus e Skoda Octavia, tanto per citarne alcune), tutte disponibili anche con motore Diesel, di gran lunga quello preferito.

D’altro canto la Levorg si inserisce nel segmento con un prezzo competitivo e offre un motore da 170 CV, il cambio automatico e un sofisticato sistema di trazione integrale. Davvero un peccato che non sia disponibile con impianto GPL di fabbrica né sia prevista una versione equipaggiata con il boxer Diesel da 150 CV già montato su altre vetture del gruppo.

Per trovare una station wagon con trazione integrale diversa dalla Subaru Levorg basta guardare alcune famigliari del gruppo Volkswagen: la Seat Leon ST 2.0 TDI 150 CV 4Drive X-Perience con fascioni paracolpi e assetto rialzato (da 29.450 euro), la Skoda Octavia Wagon 2.0 TDI 150 CV 4x4 (da 27.870 euro) e la Golf Variant 2.0 TDI 150 CV 4Motion (da 31.450 euro). Tutte sono disponibili anche nella variante da 184 CV con il cambio automatico a doppia frizione DSG.