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Subaru Forester 2.0 eBoxer, la SUV giapponese in versione ibrida

01-Set-2021  
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Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

La quinta generazione di Subaru Forester è una SUV lunga 4,63 metri, monta un motore boxer ibrido e un efficace sistema di trazione integrale permanente. Non è sportiva, ma è comoda e ha classe da vendere.

COME SI PRESENTA

La Subaru Forester è forse la capostipite delle SUV compatte. Al suo debutto come concept nel 1995 e sul mercato nel 1997 era più una crossover: l’altezza da terra non elevata come quella attuale la faceva sembrare, a una prima occhiata, una station wagon rialzata; ma lo stile muscoloso, la trazione 4x4 e le marce ridotte dicevano tutt’altro.

Dopo quattro generazioni di Subaru Forester, di cui ricordo anche l’affascinate versione 2.5 STi da 265 Cv che montava il motore della Impreza STi, la SUV delle pleiadi diventa ibrida: il celebre Boxer a 4 cilindri contrapposti diventa eBoxer.

Si tratta di un 2.0 aspirato abbinato a un sistema elettrico da 12,3 kW inserito nel cambio automatico CVT Lineartronic. Il suo compito è quello di fornire un aiuto nelle fasi di accelerazione e recuperare energia nelle fasi di decelerazione.

La quinta generazione di Forester è lunga oltre 20 centimetri in più della prima ed è alta 13 centimetri in più, dunque ha l’aspetto di una vera e propria SUV. È imponente, ma conserva un po’ di quell’aura speciale che fin dalla nascita ha contraddistinto questo modello.

L’abitacolo ha uno stile super-tradizionale, quasi anni Novanta, ma con tutta la tecnologia di oggi e una grande cura nei dettagli. La linea di cintura bassa non conferirà sportività al modello (ed è un bene, perché la sportività a tutti i costi, specie sulle SUV, la trovo scontata e inutile) ma è un vero toccasana per la luminosità dell’abitacolo. I vetri enormi, insomma, sono uno spettacolo. I comandi, invece, sono un po’ disordinati.

Lo stile della Forester non è alla moda, e proprio per questo, come tutte le Subaru, invecchierà molto meno delle concorrenti.

COME VA

Per gli indecisi, la Subaru Forester è una scelta azzeccata: c’è solo con il motore ibrido eBoxer da 150 Cv, col cambio CVT e la trazione 4x4. I 150 Cv di potenza del motore termico vengono aiutati nelle fasi di accelerazione dai 16,7 Cv dell’unità elettrica, che in termini di sensazioni è impercettibile ma aiuta a ridurre i consumi di carburante, che si attestano tra i 12 i e 15 km/l in base al piede di chi guida e al tipo di percorso.

Il 4 cilindri da 2,0 litri a cilindri contrapposti con iniezione diretta di benzina non è un fulmine di guerra in quanto a reattività e invoglia alla guida tranquilla, come il resto della vettura. Lo sterzo è leggero e demoltiplicato, le sospensioni sono morbide: in quanto a comfort, è una delle migliori del segmento.

La posizione di guida alta e la visibilità da manuale aiutano a godersi i lunghi viaggi, ma anche i brevi spostamenti cittadini, dove il cambio CVT è inappuntabile perché garantisce un’accelerazione lineare, senza soluzione di continuità.

Nelle forti accelerazioni, di contro, fa schizzare in alto l’ago del contagiri generando il famigerato effetto scooter, ma questo è anche il modo giusto per tirare fuori il massimo dal Boxer aspirato.

Oltre al cruise control adattativo e alla frenata automatica d’emergenza, la Subaru Forester ha un dispositivo che “legge” gli occhi del guidatore, e lo richiama se perde concentrazione sulla strada magari guardandosi in giro o, peggio ancora, addormentandosi alla guida: in tal caso lo richiama con un avviso acustico. La sicurezza, dunque, è ai massimi livelli.

IL PREZZO DELLA SUBARU EBOXER

È disponibile un’unica versione con quattro allestimenti (Free, Style, 4dventure e Premium) con prezzi da 35.500 a 43.000 euro.

A CHI SI RIVOLGE

I clienti Subaru sono spesso degli intenditori: sanno riconoscere il valore di un brand poco alla moda ma di rilievo in termini di qualità e affidabilità, per non parlare  della capacità in off-road, grazie all’altezza minima da terra di 22 cm e alla trazione 4x4 permanente. L’assenza di un diesel non ne fa l’auto adatta ai globtrotter, ma chi vuole tenere l’auto per molto tempo si mette un garage un modello che invecchia lentamente.

POSSIBILI ALTERNATIVE

Di SUV con dimensioni analoghe ce ne sono tantissime. Tra le scelte meno mainstream, la Mazda CX-5, la Honda CR-V, e la Volvo XC40.

PUNTI DI FORZA

  • Comfort molto elevato
  • Abitacolo ampio e luminoso
  • Finiture curate
  • Sistema di trazione integrale efficace e altezza minima da terra di 22 cm

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • Assenza di una versione diesel
  • Prestazioni tranquille
  • Alcuni comandi disordinati
Autore: Michele Neri