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Subaru Crosstrek, la crossover ibrida 4x4 automatica

13-Apr-2024  
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Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

La Subaru Crosstrek è un’alternativa alle solite SUV per chi desidera un’auto in grado di affrontare fondi difficili. Non è una fuoristrada, sia chiaro, ma ha capacità superiori rispetto alle concorrenti ed è molto comoda. Le prestazioni sono tranquille, e i consumi non certo contenuti.

INDICE
Come si presenta
Come va: la prova della Subaru Crosstrek
Il prezzo della Subaru Crosstrek 
A chi si rivolge
Le concorrenti
Punti di forza
Punti di debolezza

La silhouette con il cofano lungo e sottile della Subaru Crosstrek è da berlina compatta, mentre l’altezza è da SUV. L’assetto, infatti, è alto, e la luce a terra di ben 22 centimetri è sopra la media nel suo segmento. 

Questo significa che la Subaru Crosstrek se la cava bene anche su fondi sconnessi e discretamente malmessi. Sulla neve e sul fango, poi, sfodera la trazione integrale permanente Symmetrical AWD.

Altro che le trazioni integrali on demand, meno efficaci e meno affidabili se messe sotto stress.

L’abitacolo non ha ambizioni di eleganza, né sfoggia grandi quantità di schermi come vuole la tendenza. È accogliente, luminoso, ben costruito, dà una bella sensazione di qualità, e la strumentazione analogica è una boccata d’aria fresca: i quadranti classici di tachimetro e contagiri, oltre a essere più affascinanti di uno schermo digitale, sono più facili da leggere. 
Il piccolo display tra i due quadranti del computer di bordo invece non è dei più chiari, sia per le dimensioni sia perché è pieno di dati.

Il grande schermo verticale da 11,6 pollici rappresenta un passo avanti rispetto all’infotainment della XV, ma il sistema operativo è pigro e la grafica un po’ deludente. Fortunatamente Apple CarPlay e Android Auto wireless sono di serie, e alla maggior parte degli automobilisti non serve altro.

Motore ibrido, cambio automatico e trazione 4x4: con la Subaru Crosstrek si ha di serie il pacchetto completo di quanto si possa desiderare su una crossover media. Ed è bello avere la forma di una berlina compatta con più abilità in off-road rispetto alla maggior parte delle concorrenti dall’aspetto più massiccio, più SUV.

I clienti Subaru apprezzano questi pregi, così come sono consapevoli di alcune mancanze. Ad esempio l’impossibilità di scegliere la motorizzazione: c’è solo quella ibrida con tensione da 118 Volt, una via di mezzo tra mild-hybrid e full-hybrid, con l’1.6 4 cilindri aspirato da 136 Cv come protagonista. Le prestazioni non sono scarse (198 km/h di velocità massima e 10,8 secondi per l’accelerazione “0-100”) ma neppure vivaci.

È un motore tranquillo, abbinato al CVT a variazione continua.

Un cambio automatico affidabile, molto amato in Giappone e negli USA ma meno dagli europei, forse perché hanno una guida più nervosa, e il piede pesante non si sposa bene con il suo funzionamento. 

In realtà è il migliore per fluidità, in quanto non si avvertono i cambi di marcia (che, in effetti, non ci sono). Nella guida rilassata il regime del motore resta  quasi costante tra i 1.500 e i 2.000 giri, e il suo rumore è quasi impercepibile, ma se si ha l’abitudine di affondare spesso il pedale del gas il rumore del boxer diventa invasivo. 

Guidare la Subaru Crosstrek con il giusto mood è molto rilassante. È anche sorprendentemente agile, specie in inserimento. Il merito va anche al motore boxer, che grazie alla sua forma “piatta” può essere montato più in in basso all’interno del cofano. 
Subaru ha fatto un ottimo lavoro in termini di isolamento acustico, e la generosa corsa delle sospensioni garantisce una guida confortevole. Anche lo sterzo è abbastanza reattivo.

Se solo ci fosse il motore sovralimentato della vecchia Subaru Leorg, la Crosstrek sarebbe davvero una bomba.

Ma se non si hanno troppe aspettative in termini di prestazioni, è un gran bel guidare. La tenuta di strada e la stabilità sono a prova di bomba, lo sterzo è diretto, e mi ha stupito l’inserimento in curva. D’altra parte il boxer abbassa il baricentro. 

I consumi non sono certo bassi: 13 km/l nel ciclo misto WLTP, circa 11 km/l in città e in autostrada, e intorno ai 15 km/l sulle strade extraurbane poco trafficate. 

La gamma è molto semplice, prevede un solo motore e tre allestimenti con prezzi compresi tra i 38 e i 42 mila euro. Anche quello d’ingresso ha una dotazione completa che include, tra le altre cose, tutti gli ADAS disponibili, 9 airbag, il climatizzatore automatico bi-zona, i sedili, il sistema multimediale con schermo da 11,6 pollici, i cerchi in lega da 17 pollici, e gli immancabili (su una Subaru) sedili riscaldati.

I clienti Subaru cercano un prodotto diverso dalla massa, fuori dalle mode e allo stesso tempo affascinante. Queste auto non si distinguono solo per l’immagine ma anche per la sostanza: sono robuste e con una capacità superiore alla media di affrontare i terreni a bassa aderenza.  Il loro stile dura nel tempo, mentre le prestazioni, i consumi e l’infotainment non sono tra i suoi punti di forza.

Di SUV compatte 4x4 ce ne sono molte, ma in termini di stile la concorrente più affine alla Subaru Crosstrek è la Mazda CX-30, disponibile nelle versioni mild-hybrid Skyactiv-G da 150 Cv e Skyactiv-X da 186 Cv, entrambe sia 2WD sia 4x4, con cambio manuale oppure automatico. Rispetto alla Crosstrek ha prestazioni più brillanti e consuma meno, ma ha capacità nettamente inferiori fuori dall’asfalto. Tra le scelte originali c’è anche la più glamour e sportiva Mini Countryman S All4 da 218 Cv.

  • Capacità fuori dall’asfalto e su fondi viscidi superiori alla media del segmento
  • Buon comportamento su strada
  • Confortevole: silenziosa alle andature tranquille e ben ammortizzata
  • Buona dotazione di serie

  • Il CVT non si sposa bene con chi ha il piede pesante
  • Consumi superiori alla media
Autore: Michele Neri