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Opel Mokka, il test drive della nuova B-SUV tedesca

17-Mar-2021  
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Speciale Alfa Romeo Quadrifoglio

Del precedente modello resta solo il nome: la nuova Opel Mokka, basata sul nuovo pianale del Gruppo PSA condiviso con Citroën C3 Aircross, DS3 Crossback e Peugeot 2008, è sensibilmente più larga, e più corta di ben 12,5 centimetri. Eppure all’interno non perde nemmeno un centimetro di spazio per i passeggeri e per i bagagli. Ma lo stile è il vero protagonista di questo modello.

LA NUOVA OPEL MOKKA IN BREVE

Il grande cambiamento estetico parte dall’Opel Vizor: la griglia anteriore (che più liscia non si può) si ispira a quella della Opel Manda del 1970. C’è un po’ di vintage in questa B-SUV, eppure non potrebbe essere più attuale di così.

È muscolosa e allo stesso tempo pulita, minimalista, con linee destinate a durare nel tempo e a influenzare i futuri modelli del marchio tedesco, che negli ultimi decenni ha avuto qualche crisi d’identità.

Già la nuova Opel Corsa ha segnato un primo passo verso la svolta, ma è con la Mokka che il cambiamento si è fatto radicale. Che il brand abbia trovato, finalmente, la sua cifra stilistica? Io ne sono convinto.

Anche gli interni mi hanno colpito positivamente per la pulizia delle linee e l’originalità. Sparisce la strumentazione analogica in favore di quella digitale con schermo da 12 pollici (7 sull’allestimento base) a cui si affianca, sullo stesso pannello, uno schermo da 10 pollici (anche qui, 7 sulla base). Il tutto accompagnato dalle classiche rotelle per la gestione della climatizzazione e del volume, che forse “sporcano” un po’ il tanto ambito minimalismo, ma sono maledettamente comode e immediate, quindi ben volute.

Passiamo alla sostanza, per quanto l’apparenza non sia meno importante; anzi, le auto si vendono soprattutto se sono belle.

I 4,15 metri di lunghezza (meno di Jeep Renegade, per citare una delle bestseller nel segmento) garantiscono una discreta 8ma non eccelsa) abilità anche dietro malgrado la superficie vetrata un po’ scarsa, e un bagagliaio di 350 litri. In compenso si parcheggia molto più facilmente rispetto a prima.

TEST DRIVE: LE IMPRESSIONI SULLA MOKKA A BENZINA

Breve excursus sulla gamma: la nuova Opel Mokka è disponibile elettrica, a benzina con l’1.2 3 cilindri da 100 e 136 Cv (anche automatica a 8 marce), e diesel da 110 Cv, solo manuale.

La versione a benzina da 131 Cv automatica è scattante, anche grazie al peso contenuto in 1.220 kg: raggiunge i 200 km/h di velocità massima e accelera da 0 a 100 in 9,2 secondi. E il cambio automatico, che costa 1.500 euro, fa la differenza in termini di comfort, oltre a essere rapido.

Anche tra le curve la nuova Opel Mokka si rivela una SUV piacevole. L’assetto è tarato per offrire un buon compromesso tra comfort e guidabilità, e lo sterzo è preciso e con carico giusto, ovvero poco affaticante ma neppure troppo filtrato.

In termini di rumore, il 3 cilindri è discreto, e tende ad alzare la voce solo quando gli si chiede il massimo. Sono il massimo, invece, i fari IntelliLux a matrice di Led, provati in notturna sulla Opel Corsa: un optional da aggiungere se si guida spesso di sera.

VERDETTO

Da auto pratica e razionale, la Opel Mokka diventa un’auto anche emozionale. Finalmente ha una forte personalità, ed è quello che serve per avere successo. L’unico sacrificio, per chi si siede dietro, è rappresentato dai finestrini laterali un po’ piccoli.

La versione a benzina  da 130 Cv con cambio automatico è perfetta: brillante, silenziosa e poco assetata. La diesel? Solo per chi percorre più di 20 mila chilometri all'anno.

IL PREZZO

Il listino prezzi parte da 22.200 euro per la Mokka a benzina, 23.700 euro per quella diesel e 35.200 per l’Mokka-e. Nel caso dell’elettrica, però, il prezzo scende notevolmente grazie agli incentivi statali, attualmente di 8.000 euro, a cui si aggiungono altri 3.000 euro di sconto della Casa, per un totale di 11.000 euro.

Autore: Michele Neri