Mini Clubman Cooper S: baby station veloce, ma educata

01-Set-2020  
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DS 4

La Mini Clubman Cooper S è un’auto che sulla carta ha tutto: stile da vendere, spazio a sufficienza (anche per chi siede dietro e per i bagagli), telaio sublime e un motore turbo da 192 Cv. Sulla carta. Mi pare scontato, però, che chi compra la versione S a benzina voglia anche quel qualcosa in più: quel sound che un diesel - per motivi fisiologici - non può dare, e quell’erogazione un po’ brusca e corposa del turbo.

COME SI PRESENTA

È un’auto per i palati fini, la Clubman. Certo, la S con quei contorni neri sui gruppi ottici e i muscoli in bella vista attira qualche sguardo in più, ma rimane comunque una compatta raffinata, o Mini-station, se preferite. E qui attenzione, perché l’occhio può ingannare: con 180 cm di larghezza e 427 cm di lunghezza, la Clubman ha le stesse dimensioni di una Golf, anzi, ci balla appena un centimetro per essere pignoli.

La tipica apertura ad armadio del vano bagagli (che con 360 litri soddisfa, ma non è da station wagon) è uno dei suoi dettagli più iconici e riusciti.

Il meglio però viene quando ci si siede dentro, dove troviamo la qualità BMW combinata alla freschezza del design Mini.

Il cerchio a LED centrale ha una quantità di funzioni luminose da perderci la testa, e fa da cornice al sistema multimediale da 8,8” con navigatore e mappe 3D.
Naturalmente la si può personalizzare quasi all’infinito, scegliendo i materiali e i design per i pannelli, la pelle, le impunture, o l’impianto audio Harman Kardon dalla potenza mostruosa.
Il telaio è quello utilizzato dalla nuova BMW Serie1, e ci si può ritrovare a casa anche nella posizione di guida: ampiamente regolabile e dalla seduta che si abbassa fino al pavimento, come piace agli amanti della guida sportiva.


COME VA

Se una volta era compito delle Mini “S” quello di essere arrabbiate e rigide, oggi, con l’arrivo della più estrema versione JCW per tutta la gamma, la Cooper S ha preso il posto della versione “sportiva ma non troppo” della gamma. Ad essere onesti, quasi mai avrete la sensazione di essere su una versione S. Il sound del quattro cilindri 2,0 litri da 192 Cv è sommesso in qualsiasi modalità; mentre l’assetto è fermo ma accondiscendente sugli avvallamenti.

È un’auto comoda. Lo sterzo è pesato perfettamente ed è uno dei più diretti che ci sia in circolazione, ma questo vale anche per le versioni più tranquille. Non avrà il feeling degli sterzi Mini del passato, ma ricompensa con la sua rapidità. Con uno 0-100 km/h in 7,3 secondi e 228 km/h non è certo un’auto lenta, ma non è nemmeno arrabbiata. Gran parte delle sue maniere educate derivano dal motore, che con 280 Nm di coppia già da 1350 giri è elastico in modo spaventoso, ma ha poco da dire quando le si tira il collo. A questo si aggiunge un sound timido e soffuso che non aumenta in nessun modo il senso di velocità.

E poi ci c’è il cambio automatico a 8 rapporti, dolce anche nella modalità più sportiva (anche se ci prova a darvi un capo sulla schiena, e apprezziamo).

Tra le curve però il suo talento viene fuori, mostrando un posteriore libero di muoversi (piace molto agli smaliziati al volante) e un assetto fermo ma non marmoreo che rende l’auto più sincera.

Il suo assetto raffinato però non basta a renderla una “Cooper S” per smanettoni, ed è un peccato, perché la SD (la versione S diesel) ha lo stesso temperamento ma molta più coppia (400 Nm) e consumi più contenuti.

Detto questo, anche la S a benzina non beve molto, se guidata a modo. In statale e con la guida da economy run è in grado di percorrere anche i 20 km/l, ma quasi nessuno guida così. Nel misto abbiamo rilevato una media di 15-16 km/l, che tutto sommato non è male, ma spingendo un po’ si assesta sui 12-13 km/l.


IL PREZZO DELLA MINI CLUBMAN COOPER S

Il prezzo di listino della Mini Cooper S Clubman è di 30.700 euro, e nell’allestimento Sport viene 35.400 euro. Per la trazione integrale ALL4, invece, ci vogliono altri 5.000 euro, ma è consigliabile solo per chi frequenta spesso vette innevate. Il cambio automatico DCT a sette rapporti costa 2.100 euro, 2.160 se volete la variante sportiva.

POSSIBILI ALTERNATIVE

Non esiste una vera e propria concorrente della Mini Clubman, e di certo non c’è una baby station così stizzosa (di solito non lo sono affatto). La Mini Countryman, anche se più grande e costosa, può essere la vera alternativa “in casa”, oltre alla BMW Serie1 con cui condivide telaio e svariati motorizzazioni. Sullo stesso segmento troviamo le premium berline BMW Audi A3 e Mercedes Classe A, più canoniche e “borghesi”.

A CHI SI RIVOLGE

A chi vuole distinguersi e ama un stile Mini e giovanile. La Clubman potrebbe essere “l’upgrade” per chi aveva una Mini tre porte e ora cerca più spazio, o semplicemente un’alternativa alle solite compatte tedesche, che si possa personalizzare - quasi - all’infinito.

PUNTI DI FORZA

-Stile e classe unici
-Telaio e sterzo sono raffinati
-Qualità e personalizzazione al vertice del segmento

PUNTI DI DEBOLEZZA

-Non sembra una versione S
-La dotazione non è completa e la personalizzazione fa lievitare il prezzo

Autore: Francesco Neri