Mazda2 Hybrid, la piccola si fa ibrida

10-Ago-2020  
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DS 4

Utilitaria, sì, ma con un motore di una certa caratura: un 1.5 4 cilindri, al posto dei più gettonati 1.0 3 cilindri, spesso sovralimentati. È la filosofia di Mazda, e la troviamo anche sulla piccola Mazda2: cilindrata robusta, niente turbo, e un sistema ibrido leggero che recupera energia in decelerazione.

COME SI PRESENTA

Aggiornata con un restyling nel 2020, la piccola di Hiroshima si avvicina allo stile delle sorelle maggiori. Di tutta la gamma, però, la Mazda2 resta quella con il design più tradizionale: gli altri modelli (dalla Mazda3 alla CX-30, passando per CX-3 e CX-5) sono più affilati, più nuovi. Gli interni, invece, sentono poco il peso dell’età, e stupiscono positivamente per il design minimal, la qualità dei materiali - l’allestimento intermedio Exceed prevede anche un inserto in morbida pelle sulla plancia - e il comfort dei sedili. 

Molto bella anche la strumentazione, in parte digitale, con il grande contagiri analogico racchiuso nell’elemento circolare posizionato al centro. Un’impostazione sportiva che ricorda quella della sorellina spider MX-5, con cui condivide anche il volante e lo schermo del sistema multimediale da 7 pollici (un po’ datato nella grafica e nella funzionalità) che si comanda attraverso la manopola del tunnel centrale. Con il restyling, l’infotainment supporta Apple CarPlay e Android Auto.

Il motore è il nuovo Skyactive-G 1.5 da 90 CV, un 4 cilindri aspirato abbinato a un sistema mild-hybrid a 22,5 Volt, dotato di una piccola batteria che si ricarica nelle fasi di rilascio e alimenta la piccola unità elettrica per le fasi di spunto.

COME VA

L’elettrificazione non si percepisce mentre si guida, eppure l’aiuto fornito al motore termico si sente in termini di consumi. Nel ciclo WLTP la Casa dichiara 18,9 km/l, un valore realistico nell’uso medio e superabile sulle strade extraurbane. La Mazda2 è sobria anche in autostrada, dove l’aiuto del sistema ibrido si annulla ma si viaggia a bassi regimi grazie all’introduzione del cambio a 6 marce.

Il carattere dell’1.5 Skyactive-G è pacato, nel bene e nel male. È super-silenzioso, esente da vibrazioni e non strappa nemmeno sotto i 1.000 giri. Rispetto ai 3 cilindri turbo dalla cubatura mini c’è meno coppia, e questo si traduce in una certa pigrizia in ripresa, specie nelle marce alte. Nei sorpassi, dunque, è necessario mettere mano al cambio, che per fortuna è un comando morbido e molto piacevole da usare, come di tradizione sulle vetture Mazda.
Spremendo il 4 cilindri aspirato le prestazioni saltano fuori: 183 km/h e 0-100 in 9,8 secondi.

In occasione dell’aggiornamento gli ingegneri hanno lavorato su insonorizzazione, sterzo e sospensioni, migliorando la precisione di guida. L’impostazione, in ogni caso, predilige il comfort, quasi da vettura del segmento superiore. 

QUANTO COSTA

La Mazda2 è disponibile solo nella versione ibrida 1.5 Skyactive-G in due varianti di potenza di 75 e 90 CV, la prima dedicata ai neopatentati e in listino allo stesso prezzo della 90 CV. 

Si parte da 17.800 euro nell’allestimento Evolve, 19.900 in quello Exceed (già ben accessoriato) e 22.550 nel top di gamma Exclusive. L’esclusiva tinta rossa Soul Red Crystal costa 1.100 euro.

POSSIBILI ALTERNATIVE

Le concorrenti della Mazda2 sono Renault Clio, Peugeot 208, Citroën C3, Volkswagen Polo, Seat Ibiza, Skoda Fabia, Ford Fiesta, Kia Rio, Hyundai i20, Suzuki Swift e Toyota Yaris.
Quelle ibride sono, al momento, ancora poche: Ford Fiesta, Renault Clio, Suzuki Swift e Toyota Yaris. Quest’ultima è dotata di tecnologia full-hybrid, dunque è l’unica in grado di percorrere alcuni chilometri a bassa velocità esclusivamente con il motore elettrico.

A CHI SI RIVOLGE

A chi cerca un’utilitaria confortevole, con una buona cura costruttiva e interni ben rifiniti, almeno a partire dall’allestimento intermedio Exceed. Il motore aspirato è efficiente e molto silenzioso, ma i piccoli 3 cilindri turbo della concorrenza sono più brillanti in ripresa.

PUNTI DI FORZA

  • La qualità degli interni è elevata 
  • Il cambio manuale è un piacere da manovrare
  • Il motore è molto elastico e silenzioso

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • L’età del progetto pesa sullo stile dell’auto, non all’altezza degli altri modelli della gamma
  • Il sistema multimediale ha uno schermo piccolo e una grafica superata
  • La ripresa, specie nelle marce alte, è lenta

Autore: Michele Neri