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BYD Seal U DM-i Design, la SUV ibrida plug-in diversa

22-Mag-2024  
  • BYD Seal U DM-i Design prova
  • BYD Seal U DM-i Design anteriore
  • BYD Seal U DM-i Design posteriore
  • BYD Seal U DM-i Design profilo
  • BYD Seal U DM-i Design bagagliaio
  • BYD Seal U DM-i Design badge
  • BYD Seal U DM-i Design test drive
  • BYD Seal U DM-i Design recensione
  • BYD Seal U DM-i Design opinioni
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  • BYD Seal U DM-i Design interni
  • BYD Seal U DM-i Design abitacolo
  • BYD Seal U DM-i Design sedili posteriori
  • BYD Seal U DM-i Design tunnel centrale
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La BYD Seal U DM-i (la U sta per “Utility” e DM per "Dual Motor”) è la prima auto ibrida del costruttore cinese Build Your Dreams, da quasi 30 anni specializzato nella realizzazione di batterie. Si tratta di una SUV lunga 4,77 metri spinta da un sistema ibrido plug-in, proposta sia 2WD sia 4x4 con un prezzo di listino che parte da meno di 40 mila euro. Incentivi statali esclusi.

INDICE
La BYD Seal U DM-i in breve
Potenza, batteria e autonomia delle 3 versioni
Esterni e interni: lo stile
Test drive: la prova della BYD Seal U DM-i Design
Prezzi sotto i 40 mila euro

Le auto ibride, si sa, possono avere diversi gradi di elettrificazione: da quello mild-hybrid, con un minimo di 12 Volt, a quello in cui il contributo dell’elettrico è più importante, ovvero il sistema plug-in con batteria ricaricabile alla spina. La SUV cinese di medie dimensioni BYD Seal U DM-i fa parte di quest’ultima categoria. E stupisce con una tecnologia un po’ diversa dal solito. 

L'auto parte solo in elettrico, il cambio è una sorta di CVT senza frizione, e il motore elettrico funziona sia in serie, dunque come range extender, sia in parallelo, dando trazione alle ruote.

Ci sono tre versioni: la Boost e la Comfort a trazione anteriore con motore a benzina aspirato a ciclo Atkinson da 98 Cv e un motore elettrico da 197 Cv; e la Design con trazione 4x4, motore turbobenzina a ciclo Atkinsonda 130 Cv e due motori elettrici: da 204 Cv quello anteriore, e 163 Cv quello posteriore.

La potenza complessiva delle versioni Boost e Comfort è di 214 Cv, mentre quella della Dynamic è di 319 Cv. Arriviamo alla batteria BYD Blade in litio-ferro-fosfato (e qui si complicano un po’ le cose): la Boost e la Dynamic possono contare su 18,3 kWh, mentre la Comfort ha a disposizione 26,6 kWh, e ovviamente è la migliore in termini di autonomia in modalità 100% elettrica.

  • BYD Seal U DM-i Boost: FWD, potenza 214 Cv, batteria 18,8 kWh, autonomia EV 80 km
  • BYD Seal U DM-i Comfort: FWD, potenza 214 Cv, batteria 26,6 kWh, autonomia EV 125 km
  • BYD Seal U DM-i Dynamic: AWD, potenza 319 Cv, batteria 18,8 kWh, autonomia EV 70 km

Lo stile e il nome stesso della BYD Seal U DM-i portano avanti il concetto di "Ocean Aesthetics" ispirato alle forme marine, ma rispetto alla Atto 3 questo filone legato al mare è più discreto, quasi assente nell’abitacolo, decisamente più adatto ai gusti degli automobilisti europei. 

Lo schermo rotante da 15,6 pollici, invece, è lo stesso degli altri modelli, e a parte l’effetto speciale non mi ha convinto del tutto: a livello estetico non si integra bene con il resto della plancia, non ha i servizi Google, e non è così comodo da visualizzare.

In ogni caso tutto è molto ben fatto, i materiali sono piacevoli e i sedili sono più che comodi. Senza dubbio mi sembra l’auto di BYD più azzeccata della gamma.

Il bagagliaio non è eccezionale in rapporto alle dimensioni esterne, in compenso lo è lo spazio per i passeggeri posteriori. È evidente che in Cina amano una seduta da limousine per chi viaggia dietro mentre si interessano poco dei bagagli.

Su questa ibrida plug-in il motore elettrico può sia fornire carica alla batteria (con una funzione di range extender, in gergo funzionamento in serie), sia dare direttamente trazione alle ruote, ovvero in parallelo.

Se la carica scende al 25%, il minimo a cui si permette di scendere, il 4 cilindri si avvia spesso, ma tende a farlo in modo piuttosto silenzioso. In autostrada ovviamente farà la maggior parte del lavoro, ma in città ci si può spostare per oltre l’80% del tempo con il solo motore elettrico.

La partenza avviene sempre in elettrico e poi, in base alla carica della batteria e alle prestazioni richieste, interviene il 4 cilindri turbobenzina. E lo fa sempre in modo discreto, senza disturbare i passeggeri con rumori invadenti. Le prestazioni sono notevoli (5,9 secondi per l’accelerazione 0-100 km/h), ma il vero punto di forza è il comfort.

Il consumo reale, nel percorso di circa 140 km, è stato basso: circa 17 km/l. Anche con la batteria scarica il sistema sembra essere efficiente, ma andrebbe fatta una prova ulteriore rilevando i consumi senza caricare la batteria.

È talmente ben ammortizzata che quando prendi buche e avvallamenti sembra di essere su una strada di burro. 

La consistenza delle sospensioni sembra essere fatta apposta per gli americani. Questo significa chiaramente che non ha alcuna indole sportiva, ma percorrere decine di chilometri sulle strade laziali piene di buche e avvallamenti è stato un piacere immenso.

Anche la morbidezza dello sterzo fa parte dell’esperienza di guida ultra-relax della BYD Seal U DM-i Design. Nella modalità Sport aumenta un po’ la consistenza, diventando forse perfetta (e non troppo artificialmente pesante come su tante altre vetture quando si preme il tasto Sport), ma anche in quella Comfort è piacevole, a meno che non ci si voglia cimentare su una strada tortuosa portandola al limite.

I listino prezzi completo sarà rilasciato successivamente alla prova, ma è confermato che il costo della versione d’ingresso Boost parte da 39.800 euro. Un prezzo competitivo in rapporto alle dimensioni, alla tecnologia e alla dotazione di serie.

Autore: Michele Neri