BYD Atto 3, la nuova SUV compatta elettrica cinese

19-Giu-2023  
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DS 4

Con la transizione energetica (leggi passaggio all’elettrico) si stanno affacciando nuovi attori nel mondo delle auto, soprattutto cinesi. BYD, acronimo di Build Your Dreams, è uno di questi, e la Atto 3 è la sua SUV compatta 100% elettrica.

INDICE
L’azienda BYD: non chiamatela start-up
La BYD Atto 3 in breve
Test drive: le prime impressioni sulla Atto 3
Prezzi di listino e garanzia della BYD Atto 3

Per chi non avesse mai sentito parlare di BYD, il colosso cinese ha alle spalle quasi 30 anni di esperienza nel settore delle batterie, e circa un quinto degli smarphone in circolazione le montano. Nel loro business c’è spazio anche per pannelli solari, bus, e camion, rigorosamente elettrici.

La gamma composta da cinque auto sarebbe tutta nuova per l’Europa se non fosse per il suo debutto sul mercato norvegese nel 2020, scelto anche per testare le vetture nei difficili (per le batterie, s’intende) climi rigidi.

In Italia debuttano due modelli, la SUV compatta Atto 3 e la Han, l’anti Tesla Model S, a cui seguiranno altri due modelli più piccoli: la SUV Dolphin e la Seal, l’anti Tesla Model 3.

Lo stile

Creare un nuovo modello senza avere un passato dal quale attingere è una grande sfida: anche se il design è riuscito, come nel caso della BYD , risulterebbe difficile identificare l’auto in questione se non fosse per la scritta per esteso sul portellone “Build Your Dreams”. 

La personalità, in ogni caso, non manca, soprattutto all’interno. Lo stile, definito da BYD “Ocean Aesthetics”, rimanda vagamente allo stile marittimo, sia per le forme sia per i colori che - nel caso dell’esemplare guidato - vedono l’abbinamento tra il blu e il bianco. 

D’altra parte il designer in questione un passato alle spalle nel settore automotive ce l’ha eccome: Wolfgang Egger ha lavorato in Alfa Romeo (la stupenda 8C è una sua creazione), Lancia, Seat, Volkswagen, Audi, e Lamborghini.

Lo schermo dell’infotainment con (un super-reattivo) sistema operativo Andorid è uno dei punti forti della vettura: misura 15,6 pollici nella dimensione più grande e può essere tenuto in orizzontale oppure in verticale semplicemente premendo un pulsante.

Stravanganti le tre corde per contenere gli oggetti nel pannello della portiera che, pizzicandole, suonano come quelle di una chitarra.

Le dimensioni

Lunga 4,46 metri, la Atto3 è una Sport Utility che si posiziona nel pieno del segmento delle C-SUV. Per capirci, ha le stesse dimensioni di Kia Niro EV, Mazda MX-30, MG ZS EV, Volvo C40 e XC40 Recharge, giusto per citare i modelli a batteria. L'abitacolo è confortevole sia davanti sia dietro, mentre il bagagliaio da 440 litri non brilla in rapporto alle dimensioni esterne della vettura.

La batteria LFP

A tal proposito l’Atto 3 è dotata di una Blade Battery LFP (a litio, ferro e fosforo) da 60,48 kWh nominali. Si tratta di una batteria a lamelle sottili che presenta dei vantaggi: è meno infiammabile rispetto alle tradizionali batterie NMC (a nickel, manganese e cobalto), meno costosa, più duratura nel tempo, e che non soffre le ricariche fino al 100%. Lo svantaggio è la densità inferiore, che si traduce (a parità di dimensioni) in un’autonomia più bassa. Tesla, per intenderci, ls usa per la Model 3 “standard range”.

La SUV compatta cinese monta un motore elettrico sincrono a magneti permanenti che dà trazione alle ruote anteriori. Eroga 204 Cv e 290 Nm e vanta un’efficienza di funzionamento dell’89%. 

Le prestazioni della BYD Atto 3 sono brillanti (0-100 km/h in 7,3 secondi), ma non è certo l’elettrica che ti incolla al sedile. Il comfort, invece, è di alto livello, con sospensioni soffici ma non cedevoli in curva e uno sterzo non dei più diretti ma sempre leggero, anche in manovra.

Una sorpresa è l’assenza del one pedal feeling, ovvero una modalità in genere presente sulle auto elettriche in cui la frenata rigenerativa è tanto intensa da poter guidare (quasi) senza utilizzare il pedale dei freni. L’Atto 3 prevede due modalità di frenata rigenerativa, ma anche quella superiore è piuttosto blanda. In compenso il pedale del freno fornisce una risposta piacevole e facilmente modulabile.

Bene anche dal punto di vista della sicurezza passiva e attiva: la BYD Atto 3 ha ottenuto 5 stelle nei crash test EuroNcap. 

La velocità massima, invece, è limitata a 160 km/h per preservare l’autonomia. Quella dichiarata è di 420 km. 

La gamma della Atto 3 prevede due allestimenti: Comfort, in listino a 41.990 euro, e Design a 43.490 euro. 

La garanzia dei veicolo prevede una copertura di 6 anni o 150 mila chilometri, che si estende a 8 anni (sempre fino a 150 mila chilometri) per il motore, e a 8 anni o 200 mila chilometri per la batteria.

Autore: Michele Neri