Le auto guidabili senza patente: i quadricicli leggeri minicar o microcar in listino 2023

21-Dic-2022  
  • Auto guidabili senza patente Aixam City Car
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  • Quadriciclo leggero Casalini
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  • Quadriciclo leggero Casalini bagagliaio
  • Quadriciclo leggero Casalini Kerry
  • Quadriciclo pesante Piaggio Quargo
  • Quadriciclo leggero Ligier Ixo Club
  • Quadriciclo leggero Casalini Sulky
  • Quadriciclo leggero Ligier Urban Sport
DS 4

In attesa della tanto agognata patente B, dall’età di 14 anni, è possibile mettersi comunque al volante di un quadriciclo leggero, le cosiddette minicar o microcar. Sono le auto guidabili senza patente B: per poterle guidare, però, è necessario essere muniti di patente AM, la stessa richiesta per mettersi alla guida dei ciclomotori. Altre minicar, invece, possono essere guidate dall’età di 16 anni purché in possesso della patente B1.

INDICE
Quadriciclo leggero guidabile senza patente B  A 14 ANNI
Quadriciclo pesanti: guidabili con la patente B1 all’età di 16 anni
Quali sono e quanto costano le MINICAR in vendita nel 2023
I modelli e i prezzi delle MINICAR guidabili senza patente B
Microcar elettriche, i modelli e i prezzi del 2023
I modelli cinesi elettrici di minicar: Today Sunshine e Linzda
Vantaggi microcar elettriche: incentivi e costi di gestione
Microcar usate, quanto costano di seconda mano
Auto senza patente, attenzione alla sicurezza
MINICAR modificate: prestazioni raddoppiate, ma le elaborazioni sono fuori legge

Le auto guidabili senza patente B si trovano in due varianti: quadriciclo leggero e quadriciclo pesante, che rispondono a due diverse normative. Con quadriciclo leggero si intendono le minicar guidabili dall’età di 14 anni con la patente AM, ovvero quella richiesta per la guida dei ciclomotori. Il quadriciclo leggero è considerato un ciclomotore a 4 ruote e non può superare la velocità di 45 km/h. 

In genere i quadricicli leggeri hanno un motore a gasolio con cilindrata compresa tra i 400 e i 550 cc oppure, se a benzina, non possono superare la cilindrata di 50 cc, esattamente come i ciclomotori. La potenza dei quadricicli leggeri guidabili senza patente B, in ogni caso, non può essere superiore ai 4 kw, e il peso massimo consentito è di 350 kg.

Quando una minicar non rispetta i limiti potenza e prestazioni previsti per i quadricicli leggeri viene considerato un quadriciclo pesante, quindi guidabile con patente B1 dall’età di 16 anni. 

Il limite di peso di un quadriciclo pesante è di 400 kg (550 kg nel caso si tratti di un mezzo destinato al trasporto di merci). Per il quadriciclo pesante il limite di potenza è di 15 kw e la sua velocità massima non può essere superiore agli 80 km/h.

Diversi sono i produttori di auto guidabili senza patente B: Aixiam, Bellier, Canalini, Chatenet, Grecav, Global Electric Motorcars (che produce modelli a trazione elettrica), Italcar, JMD, Ligier (che ha acquisito Aixiam nel 2008), Meta, Microcar, Secma, SLC, Tasso, Town Life e Piaggio. Ma quanto costa una microcar?

I prezzi delle auto guidabili senza patente B sono nettamente più alti rispetto a quelli di un ciclomotore. I listini del 2023 delle microcar partono da prezzi minimi di 7 mila euro euro, ma si raggiungono anche cifre più alte rispetto a quelle di alcune auto guidabili con la patente B, con punte di 17.000 euro se ben accessoriate. Molte di queste minicar sono equipaggiate come delle normali auto: impianto audio con lettore CD ed MP3, navigatore GPS e addirittura sedili rivestiti in pelle.

Il prezzo di una Aixam City Car, una delle più vendute tra le microcar guidabili senza patente B, è di 13.000 euro. Ma se si passa alla Aixam Crossover Premium con 4 posti, che fa parte dei quadricicli leggeri ed è quindi guidabile con la patente B1, il prezzo sale a 16.000 euro.

Più economica la Microcar Miniauto, che prende il nome dal genere di auto. È guidabile senza la patente B e il suo prezzo è di circa 15.000 euro. Più costose, invece, la Casalini M 14 e la Ligier JS 50 L, entrambe in listino con prezzi superiori ai 15.000 euro.

Fino a qualche anno fa le minicar erano quasi tutte dotate di un motore diesel. Nel 2023, invece, c’è una notevole scelta di microcar elettriche, l’alternativa ecologica (e silenziosa) rispetto a quelle tradizionali a gasolio. Vediamo quali sono i modelli e i prezzi.

La grande novità in questo segmento è rappresentato dalla nuova Citroën AMI, una microcar elettrica dallo stile unico e personale che si contraddistingue per avere il frontale identico al posteriore, nonché una portiera (quella del guidatore) con apertura "noemale" e l'altra con apertura controvento. Si tratta di una delle microcar più interessanti per stile e rapporto qualità/prezzo. Ha un'autonomia di 70 km e costa 8.990 euro.

Tra i modelli elettrici storici c’è la Renault Twizy, che nella versione con velocità massima limitata a 45 km/h è guidabile senza patente B (ma con la patente AM). Il prezzo di partenza con le batterie a noleggio ne fa un quadricilo leggero piuttosto economico, ma bisogna mettere in conto il canone mensile per il nolo delle batterie. Il prezzo è di 12.000 euro con l’acquisto delle batterie. L’autonomia è di 100 km.

Più economica l'italiana microcar Birò elettrica, in vendita al prezzo dio 8.000 euro, tra le più piccole minicar in circolazone (è lunga 1,74 metri).  Vanta la bellezza di due motori elettrici montati al posteriore, uno per ruota. in base alla potenza dei propulsori varia l’autonomia da 55 a un massimo di 100 km; un valore notevole per una piccola auto elettrica guidabile senza patente.

La e-Aixam è una minicar elettrica costosa. Il suo prezzo parte da 14.990 euro, ma è giustificato da una dotazione di serie particolarmente ricca e da una batteria capiente capace di garantire un’ampia autonomia che, in base ai dati dichiarati dalla Casa, raggiunge i 90 km.

Sul mercato troviamo due modelli con autonomia da record: la estrosa Microlino, ispirata alla storica Isetta, con prezzi da 14.990 euro, e la raffinata Tazzari Zero con prezzi da 13.000 euro. La prima, disponibile anche in versioni più potenti (non guidabili senza patente) con velocità di 90 km/h, raggiunge i 230 km di autonomia con un pieno di energia; la seconda, invece, da 150 a 200 km.

Negli ultimi anni sono arrivate in Italia delle minicar cinesi. Tra queste figura la giovane azienda Today Sunshine che presenta la Sunshine M1, una microcar cinese elettrica a due posti con una ricca dotazione di serie che comprende, tra le altre cose, la telecamera posteriore, il navigatore GPS integrato e i cerchi in lega. L’autonomia di questa minicar cinese elettrica guidabile con la patente B1 è di 100 km in base alla batteria (al piombo e al litio), mentre la distribuzione è della tedesca Five. Il prezzo? Circa 13.000 euro.

L’altro modello proveniente dalla Cina è la Linzda M3, che con i suoi 8.500 euro circa è la minicar elettrica più economica sul mercato (la renault Twizy costa meno ma solo con le batterie a noleggio; se acquistate il prezzo è nettamente più elevato). Il suo prezzo, però, sale a circa 9.500 euro per la più lunga e più accessoriata Linzda M4, e di serie sono comprese le batterie per entrambe le versioni. 

Tra i vantaggi delle microcar elettriche, i minori costi di manutenzione, la tassa di possesso gratuita per 5 anni in tutta italia e l'esenzione in Lombardia e Piemonte, e i costi di percorrenza ridotti al minimo: un pieno di energia costa una manciata di euro.

E poi ci sono gli incentivi statali 2023 per le auto elettriche. Quelli dedicati alle microcar elettriche prevedono un bonus inferiore rispetto alle auto tradizionali, ma comunque non trascurabile, dato che vale il 30% del prezzo di listino o del 40% in caso di rottamazione, con un limite massimo di rispettivamente 3.000 e 4.000 euro.

Le microcar usate sono molto richieste, di conseguenza la tenuta del valore è buona. Il prezzo di una Ligier, una M8 o una Aixam può partire dai 3.000 euro e raggiungere cifre non molto distanti dal prezzo di listino di un nuovo modello. Se ci si accontenta di un buon esemplare con pochi anni sulle spalle il costo si aggira tra i 5.000 e i 7.000 euro.

Rispetto alle normali auto guidabili con la petente B le minicar hanno dimensioni ridotte, condizione che non giova alla sicurezza passiva. Anche in termini di sicurezza attiva il divario è notevole a causa della mancanza dei più moderni sistemi di assistenza alla guida (i cosiddetti ADAS), come la frenata automatica d’emergenza e il sistema di mantenimento della carreggiata. È anche vero che alcuni modelli sono dotati di telaio a deformazione progressiva e barre anti-intrusione all’interno delle portiere. 

La velocità massima di 45 km/h delle minicar potrebbe stare stretta a molti dei suoi proprietari, che dunque si prodigano per elaborarla (illegalmente) proprio come si farebbe con un ciclomotore. L’elaborazione più frequente è l’eliminazione dei diaframmi del motore, operazione poco costosa che ne incrementa la prestazioni. Ulteriori modifiche consistono nella sostituzione della pompa del gasolio e della trasmissione allungando i rapporti, ottenendo così una microcar elaborata capace di raggiungere una velocità massima di 100 km/h, superiore del doppio a quella prevista dalla legge. 

Il tuning sulle minicar è anche estetico: proprio come sulle auto guidabili con la patente B è possibile aggiungere appendici aerodinamiche (con funzione esclusivamente estetica) e luci al neon, modificare i paraurti, cambiare il pomello del cambio, installare un impianto stereo da oltre 1.000 watt e uno schermo sulla plancia.

Autore: Michele Neri