L’elettrico dal punto di vista dei costi: quanto mi conviene?

27-Lug-2022  
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Le auto elettriche convengono, oppure non c’è un reale risparmio nel loro acquisto? Come spesso accade, la risposta è: dipende. È vero, il costo delle vetture elettriche è ancora alto e spesso stacca di diverse migliaia di euro quello delle versioni con motore termico (anche dello stesso modello); ma è anche vero che l’auto elettrica si prende la rivincita su tanti altri costi. Vediamo insieme nel dettagli i vantaggi di vivere con un’auto elettrica.

INDICE
Costi di acquisto e manutenzione
Quanto costa ricaricare la batteria?
Ricarica alle colonnine: più rapida e più costosa
Conclusioni

Prendiamo ad esempio la Fiat Nuova 500 della nostra prova: il suo prezzo di listino parte da 27.300 euro con la batteria da 23,8 kWh, mentre la 500 termica 1.0 Hybrid da 70 Cv parte da 17.000 euro. Gli incentivi massimi per la Nuova 500, a oggi, sono di 5.000 euro, quindi il prezzo all’acquisto scende a 21.300 euro, 4.300 euro in più rispetto al “cinquino” a benzina. Quanto tempo ci vorrà per recuperare la differenza?

La 500 alla spina, però, ha costi di gestione ben più bassi. Il bollo è gratuito per i primi 5 anni di vita dell’auto, e poi è ridotto del 75%; in Lombardia e in Piemonte è addirittura gratuito a tempo indeterminato. Anche l’assicurazione è più conveniente per le vetture elettriche: a parità di segmento l’elettrica costa (in media) tra il 30 e il 50% in meno rispetto a una vettura termica. Infine si deve aggiungere una manutenzione ordinaria decisamente più economica.

Le elettriche non hanno liquidi, filtri o altre parti piccole da sostituire con frequenza: un tagliando per un’auto elettrica, in media, costa meno di 150 euro.

Sempre parlando di spese ordinarie, in diverse città italiane non si paga il parcheggio sulle strisce blu. Numeri alla mano, tra bollo, assicurazione, e tagliandi, la manutenzione costa circa un terzo rispetto a quella dell’auto termica.

Il costo maggiore per un’auto elettrica è proprio il "pieno di energia", ma il calcolo dei costi per muoversi non è semplice come con le auto a motore termico. Con i motori diesel o a benzina basta prendere il prezzo del carburante (in questo momento storico circa 1,89 euro/litro per il primo e 1,93 per il secondo) e calcolare i chilometri percorsi e il consumo medio dell’auto in questione.

Con le auto elettriche si apre un mondo.

I costi di una ricarica dipendono moltissimo da dove ci si rifornisce: a casa, oppure alle colonnine che possono essere standard, rapide, o ultra-rapide.

La ricarica casalinga rimane la scelta più conveniente, anche se è la più lenta; varia in base alla propria tariffa e all’ora in cui la si collega, se si opta per una bi-oraria.  
L’energia sul mercato libero, in questo momento, costa circa 0,31 kWh con una tariffa a fascia monoraria mentre con la tariffa bi-oraria i prezzi sono di 0,32 Kw/h in “Fascia 1” 0,30 Kw/h in “Fascia2”. Con questi prezzi, un pieno di energia per la nostra 500 da 23,8 kWh costa circa 7,13 euro.

Di fatto il costo per 100 chilometri di autonomia è di circa 3 euro, mentre per percorrere la stessa distanza con la 500 Hybrid da 70 Cv sono necessari 8,7 euro. Sfruttando poi alcune offerte per le tariffe notturne (NeN, Enel Luce e Gas ne offrono alcune, ad esempio) si può risparmiare ulteriormente.

Inoltre ci sono alcuni supermercati come LIDL e Esselunga e il colosso dei mobili fai-da-te Ikea che mettono a disposizione colonnine di ricarica gratis durante gli orari di apertura del negozio. non ci si può fare affidamento, ma quando si va a fare shopping è sempre bene tenerne conto.

I costi salgono, invece, se si decide di usare le colonnine: mediamente quelle da 22 kW prevedono un prezzo di 0,40 euro al kWh, che diventano 50 centesimi per quelle da 50 kW e 0,79 euro al kWh per quelle superfast. Un pieno di energia così può costare rispettivamente 9,2 euro, 11,5 euro, e 18 euro.

Eccoci alla resa dei conti. Una 500 elettrica conviene rispetto ad una 500 a motore termico? Come ho già detto all’inizio dell’articolo, dipende. I costi di gestione sono nettamente più bassi e nel giro di qualche anno si ammortizzano buona parte di quei 4.300 euro di differenza, sempre che si sfruttino al massimo gli (eventuali) incentivi statali.

Se si ha la possibilità di caricare l’auto a casa, magari in orari notturni con tariffa gratuita o addirittura sfruttando i pannelli fotovoltaici, si potrebbero impiegare circa 3 anni ad ammortizzare completamente i costi e, successivamente, a risparmiare. Ma, come sempre, tanto dipende dell’utilizzo e dai mezzi a disposizione che si hanno.

Autore: Francesco Neri