Mini Cooper 5 porte: la nostra prova su strada

04-Feb-2022  

Nel 2021 la famiglia Mini si è rifatta il look, dentro e fuori, guadagnando anche alcuni aggiornamenti tecnologici che le conferiscono nuova linfa. Noi abbiamo provato la Cooper 5 porte con il tre cilindri 1.5 da 136 Cv e il cambio automatico.

Come si presenta

Più muscolosa e personalizzabile che mai, l’ultima Mini si riconosce subito da una mascherina dalle dimensioni generose e dalla spessa cornice che separa i due gruppi ottici full-LED, in opzione anche adaptive LED. Con l’aggiornamento 2021 la capacità di personalizzazione della piccola inglese è ulteriormente aumentata: più colori, più abbinamenti, e una nuova opzione di colori per il tetto “Multitone Roof” - montato sulla vettura del nostro test - con una tinta sfumata che passa dal San Marino Blue attraverso il Pearly Aqua fino a diventare Jet Black. Una soluzione senza dubbio originale e che aiuta a distinguersi, ma continuo a rimanere un fan del tetto a tinta unita, magari nero o bianco a contrasto.

La versione 5 porte è meno armoniosa rispetto alla 3 porte, ma ne guadagna in praticità: la larghezza è invariata (173 cm) ma ci sono un paio di cm in più in altezza e ben 15 in lunghezza. Le due portiere extra rimangono comunque piccole e l’accesso non è dei più comodi, ma la seduta posteriore non è male (anche per i più alti) e il bagagliaio si amplia di 67 litri rispetto alla sorellina, per un totale di 278 litri.

L’abitacolo esibisce un festival di dettagli e tocchi di classe, ma l’occhio fino riconosce subito il nuovo design del volante, con i tasti “piatti” invece che tondi e sporgenti, e delle nuove bocchette.

C’è anche la strumentazione digitale alla “mini maniera”, ovvero uno schermo ovale che si sposa benissimo con il design tondeggiante dell’abitacolo; ma se volete c’è anche il buon vecchio contagiri analogico.

Come va

Il carattere della Mini emerge anche - e soprattutto - quando ci si mette al volante. Il tre cilindri 1,5 litri eroga 136 cv e 220 Nm di coppia, disponibili a poco meno di 1.500 giri. La velocità non manca: 0-100 in 8,4 secondi e 204 km/h di velocità massima sono ottimi numeri, ma quello che colpisce è la fluidità del motore. Per essere un tre cilindri vibra poco e ha la consueta erogazione lineare e “liscia” alla quale BMW ci ha sempre abituato.

Il volante cicciotto, fin troppo per i miei gusti, rivela uno sterzo diretto e piuttosto pesante per gli standard di oggi, che tendono a sterzi leggeri.

Anche l’assetto è più duro e piatto della media, senza però essere proibitivo, ma l’impressione è che il comfort sia stato sacrificato in nome del piacere di guida. In una strada piena di curve tutto questo si traduce in divertimento: la Mini 5 porte si fa strapazzare volentieri dimostrandosi agile, reattiva, e propensa a muovere il posteriore quando lo si richiama con un colpetto di freno in ingresso di curva.

 

Il cambio automatico doppia frizione Steptronic a 7 rapporti lavora bene ed è dolce quasi quanto un convertitore di coppia. In modalità “Eco” l’auto veleggia in folle ogni volta che si alza il piede dal pedale dell’acceleratore, ma la risposta del motore risulta fin troppo pigra e assopita. Come accade di solito, la modalità intermedia (c’è anche quella Sport) è la più bilanciata e riuscita: motore e cambio risultano reattivi quanto basta senza esagerare con i giri motore e mantenendo un buon equilibrio tra piacere di guida e consumi. Con una guida attenta la Cooper 5 porte percorre tranquillamente i 18 km/l nel misto e arriva anche ai 20 km/l in statale; se si ha il piede pesante, però, il consumo scende facilmente ai 15-16 km/l.

I prezzi

I prezzi della Mini Cooper 5 porte partono da 24.850, che diventano 30.650 euro negli allestimenti Yours e JCW.

Possibile alternative

La MINI è un’utilitaria del segmento B, quindi per dimensioni rivale di Fiesta, Polo,208, e Clio, ma in realtà per prezzo, qualità e motorizzazioni offerte potrebbe andare a scomodare anche auto come Golf. Di rivali dirette non ce ne sono: la MINI è unica nel panorama delle utilitarie, e insieme alla Fiat 500 (più piccola ed economica) siede sul trono delle “piccole stilose”.

A chi si rivolge

A chi è giovane dentro (ma anche fuori) e ci tiene allo stile; ma anche a chi ama le auto vivaci e mette il piacere di guida in cima alla lista. La MINI ha stile, è innegabile, e la 5 porte sacrifica un po’ di pulizia delle linee in nome della praticità.

Punti di forza

  • Stile
  • Piacere di guida
  • Sensibilmente più spaziosa della 3 porte

Punti di debolezza

  • La linea non è al pari della tre porte
  • Le personalizzazioni costano
  • Il comfort rimane in secondo piano
Autore: Francesco Neri