BMW Italia, la sede che alimenta le proprie auto

23-Lug-2018  

Il palazzo che ospita la sede di BMW Italia si trova a San Donato Milanese. Inaugurato nel 1998, tra il 2010 e il 2012 è stato coperto da una superficie di 1.200 mq di pannelli solari. L’energia prodotta da questi rappresenta il 6,5% del fabbisogno del palazzo. E ora alimenta 50 colonnine di ricarica per il parco auto elettrificato.

UNA SEDE SOSTENIBILE

Il palazzo di BMW Italia è firmato da Kenzo Tange. I suoi 750 pannelli solari dispongono di una potenza di picco di 179 kWp. L’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico va tutta in autoconsumo. Viene così coperto il 6,5% del fabbisogno della sede. Il resto arriva comunque da fonti rinnovabili certificate.

LA RICARICA AL PARCHEGGIO

La sede del marchio dell’Elica dispone di un parco auto in uso ai collaboratori del gruppo. Il 25% dei posti riservati a queste vetture sono dotati di postazioni di ricarica per veicoli elettrificati, integralmente alimentate dall’impianto fotovoltaico del palazzo. Si tratta di 32 Wallbox da 3,7 kW che permettono la ricarica di una BMW i3 nell’arco delle 8 ore lavorative e 17 Wallbox da 11 kW che fanno lo stesso servizio in meno di una mattinata. Queste colonnine sono state installate nel piano interrato. In caso di necessità è disponibile anche una stazione FAST Charging da 50 kW che permette di ricaricare una BMW i3 in meno di un’ora.

L’ELETTRIFICAZIONE DEL MANAGEMENT

Nel 2017 il management di BMW Italia ha utilizzato abitualmente auto elettriche o ibride plug-in. Considerando una media chilometrica delle auto diesel del parco di 17.000 km e un’elettrificazione del 70% del parco aziendale, si ottiene un risparmio di 450 tonnellate di CO2 all’anno. Inoltre l’impiego di auto ‘green’ da parte del personale aziendale è servito anche come esperimento per analizzare le modalità di utilizzo per diversi chilometri delle BMW i3 REX.

I VANTAGGI DELLA i3

Gli automobilisti che hanno beneficiato maggiormente delle doti ecosostenibili della i3 REX sono stati quelli con un commuting urbano di circa 40 km. Questo tipo di utente ricarica le batterie mediamente ogni 4 giorni senza quasi mai dover ricorrere al range extender. Anche i dipendenti con un tragitto casa-lavoro di circa 120-140 km, in condizioni autostradali, riescono a recarsi al lavoro con una sola carica giornaliera. In questo caso l’impiego del range extender si rende necessario nei fine settimana, senza possibilità di ricarica. La modalità di guida puramente elettrica copre comunque l’80% dell’utilizzo. Da questo studio si evince che la velocità massima, la climatizzazione o lo stile di guida possono incidere sui consumi fino al 35%.

Autore: Francesco Bagini