Nel 2024 l’altezza media dei cofani delle automobili ha toccato gli 83,8 cm. Nel 2010 era 76,9. Un trend che preoccupa, soprattutto in città.
Ogni anno i cofani delle auto si alzano di qualche millimetro, ma l’effetto accumulato è tutt’altro che trascurabile: quasi 7 centimetri in 14 anni. A guidare questa trasformazione è l’aumento massiccio di SUV sulle nostre strade.
In Europa, sono passati dal 12% del mercato nel 2010 al 56% nel 2024. Un vero e proprio cambio di paradigma, che prende il nome di #carspreading: veicoli sempre più grandi, pesanti e alti che invadono spazi pubblici progettati per mezzi più leggeri e compatti.
Perché è un problema di sicurezza?
I cofani alti, soprattutto quelli dei SUV, rappresentano un rischio grave per i pedoni, in particolare per bambini e persone anziane. A differenza delle auto tradizionali, che colpivano le gambe provocando cadute “controllabili”, questi urtano direttamente torso e testa, aumentando in modo significativo la probabilità di traumi gravi o mortali — anche a velocità urbane come 50 km/h.
Serve un limite all’altezza dei frontali
Lo studio pubblicato da Clean Cities Italia lancia un appello chiaro: serve un limite normativo all’altezza dei cofani, così come sono già previsti limiti per emissioni, larghezza o peso. Perché la sicurezza stradale non è solo una questione di tecnologia, ma anche di design responsabile e accesso equo allo spazio urbano.
AFVS Associazione Familiari e Vittime della Strada Ets ricorda che in un contesto in cui si promuove una mobilità più sostenibile e condivisa, non possiamo ignorare l’impatto che questi veicoli hanno su chi si muove a piedi o in bici.