Renault dona due ZOE alla Fondazione Santa Lucia IRCCS

03-Mag-2016  

Renault ha donato due vetture elettriche Renault ZOE a uno dei punti di riferimento italiani della nauroriabilitazione, la Fondazione Santa Lucia IRCCS. L’istituto si occupa della riabilitazione di pazienti con gravi deficit motori e cognitivi, le vetture a tal proposito saranno utilizzate per delle prove di guida per testare l’autonomia dei pazienti prima di essere dimessi.

La struttura dell’Ospedale di Santa Lucia è situata nei pressi del Parco Naturale dell’Appia Antica, in un’area verde di 90.000 mq.  Stefano Tognoli, il Direttore Comunicazione della Fondazione Santa Lucia, ha dichiarato riguardo alla scelta delle vetture elettriche: «Salute e rispetto dell’ambiente sono due aspetti strettamente collegati. Per questo abbiamo scelto di dotarci di veicoli a emissioni zero e di realizzare nei parcheggi della Fondazione colonnine per la ricarica di auto elettriche» .

Anche Francesco Fontana Giusti, Direttore Comunicazione & Immagine Renault Italia, ha dichiarato: «Renault, azienda socialmente responsabile, pone particolare attenzione al contesto sociale in cui si inserisce, oltre che all’ambiente che la circonda, ecco perché siamo ancora più orgogliosi della scelta fatta da un istituto di eccellenza come la Fondazione Santa Lucia, di adottare due ZOE, la berlina fiore all’occhiello della gamma Renault Z.E.»


LA RENAULT ZOE

La Renault ZOE è l’auto elettrica più venduta in Europa del 2015 e rappresenta il meglio per quanto riguarda le vetture a emissioni zero della Casa francese. La Renault ZOE si è meritata le 5 stelle per la sicurezza al test EuroNCAP. Il suo motore da 65 KW consente un’autonomia di 210 km(circa 150 in utilizzo reale) e si ricarica in un tempo che va da un’ora ai 30 minuti a seconda del tipo di colonnina utilizzata. Sulla Renault ZOE non manca il tablet multimediale R-Link con navigatore TOMTOM integrato.


LA FONDAZIONE SANTA LUCIA

La Fondazione Santa Lucia dispone oltre cinquanta laboratori impegnati nell’attività di neuroriabilitazione. Ospita più di 2.000 pazienti l’anno e offre percorsi riabilitativi neuromotori tra cui la Terapia Occupazionale, terapia che si pone l’obbiettivo di dotare il paziente della maggiore autonomia possibile nelle attività quotidiane.