Cambio automatico o manuale?

21-Ott-2021  

Cambio automatico o manuale, nell’acquisto di una nuova auto può capitare di dover sceglier tra le due versioni.

INDICE
Evoluzione del cambio automatico
Cambio elettroattuato (semiautomatico)
Cambio automatico a doppia frizione
Vantaggi e svantaggi

Negli ultimi anni vi sarete accorti che c'è sempre più spesso la possibilità di scegliere come opzione il cambio automatico ed un numero sempre crescente di case costruttrici offrono questa opportunità. Ma partiamo dal principio: il cambio automatico si è diffuso negli Stati Uniti a partire dagli anni '50, ed ha avuto così successo che praticamente tutte le auto erano, e sono tutt'ora, dotate di cambio automatico.

La patente di guida si fa con un’ auto dotata di cambio automatico e trovare qualcuno che sappia usare il cambio manuale può risultare difficile. In Europa, e in particolare modo in Italia, questa soluzione non ha mai avuto successo, è stata snobbata praticamente per il 90% delle auto in circolazione, tranne che per auto di categoria “lusso” (vi ricordate la Mercedes 560 SEC, vere auto da cumenda del periodo yuppie?), mentre era impensabile dotare un'utilitaria, una station wagon o
un’auto sportiva di tale soluzione. Ma vediamone il motivo.


Il cambio automatico disponibile fino a qualche anno fa era il classico a convertitore di coppia. Il convertitore è un dispositivo interposto tra il motore ed il cambio che sostituisce la tradizionale frizione. Produce una variazione della coppia alle basse velocità e durante le accelerazioni, ha un funzionamento “morbido”, quindi confortevole, ma ha il difetto di avere dei tempi di cambiata non proprio fulminei, e di essere poco efficiente: rispetto ad un cambio manuale si ha una riduzione delle prestazioni ed un aumento dei consumi, soprattutto fino agli anni '80 poiché il numero massimo di rapporti era 4. Negli Stati Uniti dove il prezzo della benzina è stato fino agli anni '90 a dir poco ridicolo, e dove quindi le auto erano equipaggiate con motori con cubatura da camion, il cambio automatico ha avuto successo.

Attualmente questo tipo di cambio, migliorato nel corso degli anni, viene ancora utilizzato per auto di alta categoria, tendenzialmente per lussuose berline o sportive granturismo, mentre per le più sportive è andato via via a diffondersi dai primi anni del 2000 il sequenziale, derivato direttamente dalla tecnologia di Formula1: ormai il 90% di Ferrari e Lamborghini vengono vendute con questo tipo di cambio, che risulta velocissimo nei cambi di marcia, si evita una frizione spesso granitica ed una leva durissima, lascia una totale concentrazione al guidatore sul volante visto che le cambiate avvengono tramite delle alette poste dietro il volante, oppure da l'opzione di essere utilizzato in modalità completamente automatica, anche se non ha un funzionamento morbido come un classico a convertitore di coppia.

Il cambio automatico può essere anche a doppia frizione, come quello utilizzato attualmente da Volkswagen, Audi e Porsche: è appunto, come avere due cambi, uno in funzione e l’altro sempre pronto a prendere istantaneamente il suo posto.
Tutto ciò si traduce in una cambiata oltreché rapidissima, rappresentata solamente dall’aprirsi di una frizione e dal chiudersi dell’altra (la Volkswagen dichiara tempi dell’ordine di 3-4 centesimi di secondo), quindi particolarmente indicata per la guida sportiva, e pressoché inavvertibile, a tutto vantaggio del comfort, venendo a mancare le interruzioni di potenza tipiche di un cambio tradizionale (e di molti automatici). Il motore rimane sempre connesso alla trasmissione, ad ogni cambiata. Si ottengono così due benefici, apparentemente opposti: l’accelerazione è continua e costante, senza pause e interruzioni, garantendo comfort nella guida rilassata e elevato spunto e divertimento in quella sportiva; il consumo di carburante, e forse questo è l’aspetto oggi più importante, si riduce, grazie all’erogazione continua e fluida da parte del motore.

Oggi è sempre più facile ritrovare consumi inferiori della sulla stessa auto dotata di cambio automatico, ad esempio il Dualogic della Fiat, o lo Steptronic a 8 rapporti della BMW, offrono un comfort molto alto soprattutto a chi usa l'auto in zone trafficate e sono efficienti dal punto di vista meccanico.

Lo svantaggio del cambio automatico è un prezzo maggiore al momento dell'acquisto rispetto al cambio manuale, una maggior costo per la sua manutenzione (talvolta dopo un certo numero di km è necessario sostituirlo con costi non indifferenti), toglie comunque parte del fascino della guida e non da quella sensazione di controllo e di interazione che si ha con l'auto con un cambio manuale. Cambio automatico o manuale allora?
Dipende dall'utilizzo che si fa dell'auto e anche dal tipo di auto: inutile e poco soddisfacente smanettare con la leva quando si è al volante di una lussuosa e comodissima Range Rover (peraltro offerta solo con cambio automatico) soprattutto se utilizzata in città; godurioso un cambio manuale utilizzato su una Lotus Elise su un percorso misto tra le colline toscane.

 

Autore: Redazione