Toyota Aygo X-Cite, la prova su strada

07-Dic-2015  
  • Prova Toyota Aygo X-Cite
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DS 4

Citycar sì, ma con attenzione ai dettagli e alla sicurezza: la Toyota Aygo X-Cite con il pacchetto X-Safety è sfiziosa, ben equipaggiata e sicura come poche altre nella categoria. Tra gli accessori, infatti, sono presenti l’avviso di superamento involontario della corsia e il sistema  Pre-Collisione che “salva” dai tamponamenti alle basse velocità. Il motore è sobrio, e il suo design non passa inosservato.


COME SI PRESENTA

Fra le tre “gemelle” nate dalla joint venture tra il gruppo PSA e Toyota, la Aygo è quella più stravagante dal punto di vista del design. Le sue linee esprimono la sua origine giapponese, a cominciare dalla grossa X protagonista nel frontale, che può essere richiesta in colori diversi dal nero di serie.

Lunga 3,46 metri, la Toyota Aygo a 5 porte offre un’abitabilità sufficiente anche dietro per le persone di bassa statura: è perfetta per spostarsi con i figli, meno per le gite con gli amici, perché le persone alte più di un metro e settanta toccano il soffitto con la testa. Il bagagliaio (176 litri) potrebbe bastare giusto per un paio di grossi zaini e qualche sacchetto della spesa, non certo per un weekend con la famiglia al completo. Viaggiando in due, invece, si raggiungono 780 litri di capienza per stivare oggetti di più grandi, ma la soglia di carico resta alta. Fondamentale, se non la si usa sempre in due, scegliere la versione con carrozzeria a 5 porte.

Gli interni della Toyota Aygo, se paragonati a quelli del vecchio modello, fanno segnare un grande passo in avanti in termini di qualità e di funzionalità. Le plastiche sono rigide – come sulla maggior parte delle concorrenti nel suo segmento – ma di qualità, ben assemblate e per niente scricchiolanti. C’è anche un tocco di colore, perché l’azzurro Cyan Met della carrozzeria lo ritroviamo anche sui pannelli delle portiere, sulla plancia, sui sedili e sui tappetini. Soddisfa completamente il sistema di infotainment con schermo da 7”: oltre al Bluetooth e all’impianto audio ci sono il navigatore GPS e la telecamera posteriore di serie.

L’equipaggiamento della Aygo X-Cite in prova comprende anche l’avviso di superamento di corsia e il sistema brake assist che evita i tamponamenti in città o comunque ne allevia le conseguenze. Insomma, oltre ai 7 airbag e all’ESP, si aggiungono due dispositivi da segmento superiore che fanno della Aygo la citycar meglio equipaggiata in termini di sicurezza attiva.


COME VA

Il suo habitat naturale è senz’altro la città: la Toyota Aygo è compatta, ha una frizione leggerissima a prova di traffico sfiancante e dimensioni che consentono di parcheggiare in pochissimo spazio. Il raggio di sterzata non è dei migliori nella categoria, quindi per girarsi in spazi ridotti potrebbe essere necessaria una manovra in più.

Il motore 1.0 3 cilindri non è un fulmine, ma alle andature urbane offre quello che ci si aspetta da una vettura come la Aygo. Si apprezza in modo di particolare la sua fluidità anche ai bassi regimi, che consente di usare poco il cambio, mentre per prendere velocità è necessario scalare marcia.

L’autostrada è il luogo dove la Toyota Aygo soffre maggiormente l’insonorizzazione poco curata e la potenza limitata: la rumorosità generale di fondo non è affatto contenuta e per salire di velocità occorre scalare in quarta.  I rapporti lunghi vanno a vantaggio dei consumi, contenuti in ogni condizione, tanto che nell’uso extraurbano si possono superare i 20 km/h senza sforzo, e anche in città si ottengono medie di tutto rispetto.

Perfetta negli spostamenti cittadini, la Toyota Aygo è una di quelle citycar che, nel suo piccolo, è in grado di offrire un piacere di guida superiore alla media del segmento grazie al telaio equilibrato e allo sterzo discretamente comunicativo. In autostrada si apprezza il sistema di avviso supermento corsia, che avverte attraverso un segnale acustico un eventuale sbandamento dovuto a distrazione o sonnolenza.


QUANTO COSTA

Il prezzo dipende tutto da quanto la si vuole accessoriata, perché il motore è sempre lui, l’1.0 3 cilindri da 69 CV condiviso anche da Citroen C1 e Peugeot 108. Si parte quindi da 11.350 euro per l’entry level a 3 porte e se ne raggiungono 14.700 per la Aygo X-Clusiv MMT a 5 porte. Bassi i costi di gestione e i consumi di carburante.

La Aygo X-Cite in prova costa 13.700 euro, a cui se ne aggiungono 600 (300 fino alla fine di dicembre) per il pacchetto X-Safety composto dal sistema Pre-Collisione e l’avviso superamento corsia. Tutto il resto è di serie, anche il climatizzatore automatico, il limitatore di velocità, lo schermo da 7” con navigatore GPS, i retrovisori esterni regolabili elettricamente e riscaldabili, la vernice bicolore, e  i cerchi in lega da 15” neri che fanno pendant con tetto, gli specchietti retrovisori e la X del frontale.


POSSIBILI ALTERNATIVE

Citroen C1 e Peugeot 108 sono le alternative più simili, dato che la sostanza è la stessa: la C1 è forse la più femminile dal punto di vista stilistico, la 108 è quella più seriosa (il frontale si rifà a quello della più grande Peugeot 308) ed è l’unica che dispone di una motorizzazione più potente (1.2 da 82 CV,) interessante per un uso più trasversale. La giapponese, però, è l’unica delle tre che offre tre anni di garanzia; le altre si fermano ai due, il minimo stabilito dalla legge.


A CHI SI RIVOLGE

A tutti coloro che vogliono un’auto dalle dimensioni compatte, maneggevole, ben equipaggiata e con uno stile riconoscibile, ricco di personalità. Senza però dimenticarsi della sicurezza: il pacchetto X-Safety è fortemente consigliato. Dai neopatentati alle giovani mamme, o come seconda auto di famiglia, la Aygo è l’auto ideale per chi si sposta prevalentemente in città.


PUNTI DI FORZA

- Offre tre anni di garanzia in vista dei due previsti dalla legge
- L’equipaggiamento è completo, anche per quanto riguarda la sicurezza

PUNTI DI DEBOLEZZA

- La ripresa è lenta, soprattutto in quinta
- Il divano posteriore non offre molto spazio in altezza