Ssangyong Tivoli 1.6d, la prova su strada della versione turbodiesel

24-Gen-2016  
  • Prova Ssangyong Tivoli 1.6d
  • Prova Ssangyong Tivoli 1.6d tre quarti posteriore
  • Prova Ssangyong Tivoli 1.6d anteriore
  • Prova Ssangyong Tivoli 1.6d posteriore
  • Prova Ssangyong Tivoli 1.6d logo
  • Prova Ssangyong Tivoli 1.6d fiancata
  • Prova Ssangyong Tivoli 1.6d interni
  • Prova Ssangyong Tivoli 1.6d abitacolo
  • Prova su strada Ssangyong Tivoli 1.6d
  • Prova su strada Ssangyong Tivoli 1.6d posteriore
DS 4

Dopo aver provato la Ssangyong Tivoli nella motorizzazione a benzina, ci mettiamo al volante della versione turbodiesel equipaggiata con un 4 cilindri 1.6 litri da 115 CV, quello giusto per questa SUV lanciata sul mercato meno di un anno fa.


COME SI PRESENTA

Se non avete mai sentito parlare prima della Ssangyong Tivoli è perché si tratta di un modello completamente nuovo, presentato nella primavera dell’anno scorso con un grosso limite, almeno per il mercato nostrano: la gamma era composta solo da una versione a benzina. Ora che si sono aggiunte le versioni diesel e GPL, la B-SUV coreana dal nome italiano può competere con le agguerrite rivali e conquistare un posto nel segmento più in crescita in crescita negli ultimi anni.

Le sue dimensioni sono contenute (4,20 metri di lunghezza e 1,80 di larghezza) e l’abitacolo è tra i più spaziosi del segmento: a viaggiare comodamente non sono solo i passeggeri anteriori ma anche quelli dietro, che hanno tanti centimetri in altezza e per le gambe. La posizione di guida è confortevole malgrado il volante non possa essere regolato in profondità.

Gli interni della Ssangyong Tivoli denotano una certa accuratezza stilistica, mentre non eccellono a livello di ergonomia i comandi della climatizzazione e del computer di bordo disposti sulla console centrale, sottili e poco visibili. Questa coreana però si riscatta con un asso nella manica: un ingresso HDMI che consente di vedere video sullo schermo da 7” del sistema multimediale quando la vettura è ferma. Una chicca più unica che rara nel segmento.

Noi abbiamo provato la versione turbodiesel 2WD, ma con 1.800 euro in più si può avere la versione 4WD, più versatile e senz’altro più adatta per spostarsi in condizioni meteorologiche difficili. Per la stessa cifra, ovvero 1.800 euro, si può avere anche il cambio automatico, presente sulla versione in prova.


COME VA

Non c’è storia: rispetto alla Tivoli a benzina questa versione è nettamente più spigliata, ha più grinta, e per quanto riguarda i consumi, nemmeno a dirlo, spunta risultati più confortanti. L1.6 4 cilindri da 115 CV e 300 Nm è la motorizzazione più adatta alla vettura, a meno che non si faccia un uso sporadico dell’auto per tragitti particolarmente brevi. La percorrenza media che abbiamo rilevato dal computer di bordo è di 16 km/l, che sale a 19 km/l nell’uso extraurbano: un buon valore, considerata la presenza del cambio automatico.

Unico appunto di questo motore: un po’ di rumorosità a freddo, che si attenua quando si raggiunge la temperatura d’esercizio. Il cambio a 6 marce della Ssangyong Tivoli 1.6d è un automatico con convertitore di coppia, quindi non fulmineo nei passaggi di marcia ma comunque adatto allo spirito della vettura; può essere usato anche selezionando manualmente i rapporti attraverso una piccola leva posizionata alla sinistra del pomello del cambio, ma non è affatto una soluzione comoda e intuitiva. È interessante, però, avere la possibilità di farne uso in condizioni di necessità, quando sarebbe utile tenere inserita una determinata marcia, magari sulla neve, in discese ripide o in altre condizioni particolari.

Su strada la Tivoli è maneggevole e facile, ha una tenuta di strada sicura e offre un buon comfort di marcia. La forma squadrata del cofano regala una facile percezione degli ingombri. Lo sterzo può essere dettato in tre modalità che ne modificano il carico, ma non il rapporto di demoltiplicazione: non diventa mai sportivo, può solo essere più leggero (per le manovre) o più consistente.


QUANTO COSTA

Due allestimenti, GO e BE, in listino a rispettivamente 19.600 e 21.350 euro. Anche il meno ricco allestimento GO prevede per la Ssangyong Tivoli un equipaggiamento dignitoso che include climatizzatore manuale, impianto audio con comandi al volante, cruise control e cerchi in lega da 16”. Il più ricco allestimento BE aggiunge climatizzatore automatico bi-zona, telecamera posteriore, Bluetooth e cerchi in lega da 18”. Il navigatore è un optional disponibile per la BE al prezzo di 750 euro.

Per entrambe sono disponibili la trazione 4WD (1.800 euro) e il cambio automatico (anche in questo caso 1.800 euro).


POSSIBILI ALTERNATIVE

Le alternative alla Tivoli sono numerose, ma si riducono se escludiamo quelle senza trazione 4WD: Peugeot 2008, Renault Captur e Ford EcoSport, per fare un esempio, sono disponibili solo con la trazione anteriore. Fiat 500X, Jeep Renegade, Mazda CX-3, Suzuki Vitara e Opel Mokka, invece, possono essere anche 4WD, come la Ssangyong Tivoli.


A CHI SI RIVOLGE

Coppie, giovani famiglie, single: le SUV compatte piacciono a tutti e stanno prendendo il posto di berline compatte, station wagon e soprattutto monovolume. La Tivoli sarà apprezzata da chi vuole distinguersi con l’acquisto di un prodotto alternativo ai modelli mainstream. La garanzia di 5 anni (fino a 100.000 km) permette di dormire sonni tranquilli.


PUNTI DI FORZA 

- La garanzia dura ben 5 anni, fino a 100.000 km
- L’abitacolo della Tivoli è molto spazioso in rapporto alle dimensioni esterne


PUNTI DI DEBOLEZZA

- A freddo c’è un po’ di rumorosità, che diminuisce con il motore in temperatura
- Il volante non è regolabile in profondità, una mancanza che pesa solo ai più alti