Peugeot 308 1.6 e-HDi 115 CV Allure, la prova su strada

02-Gen-2015  
  • Prova Peugeot 308 1.6 e-HDi 115 CV
  • Prova Peugeot 308 1.6 e-HDi 115 CV tre quarti posteriore lato destro
  • Prova Peugeot 308 1.6 e-HDi 115 CV posteriore
  • Prova Peugeot 308 1.6 e-HDi 115 CV fari anteriori
  • Prova Peugeot 308 1.6 e-HDi 115 CV fari posteriori
  • Prova Peugeot 308 1.6 e-HDi 115 CV abitacolo
  • Prova Peugeot 308 1.6 e-HDi 115 CV interni
  • Prova Peugeot 308 1.6 e-HDi 115 CV strumentazione
  • Prova Peugeot 308 1.6 e-HDi 115 CV tetto panoramico
  • Prova Peugeot 308 1.6 e-HDi 115 CV tre quarti posteriore lato sinistro
DS 4

La Peugeot 308 è la vincitrice del titolo Auto dell’Anno 2014, un riconoscimento europeo che premia le qualità della vettura in rapporto al suo prezzo di vendita. Noi ci siamo messi al volante della 308 1.6 e-HDi da 115 CV Allure, versione turbodiesel particolarmente indicata per chi macina chilometri a tutto spiano. Sarà davvero così valida da meritare quel titolo?


Aspetto sobrio

La semplicità e la pulizia delle linee della nuova Peugeot 308 sono quasi teutonici. Al bando gli esercizi stilistici, le forzature nel design e l’eccessiva aggressività, la berlina media francese ha un design rigoroso che, per certi versi, caratterizza la Golf, da decenni punto di riferimento nel segmento C. La sezione anteriore è quella che più esprime dinamismo, con quelle nervature sul cofano anteriore, ma nel complesso è molto sobria; che sia un pregio oppure un difetto, sono punti di vista.
Il meglio, però, arriva quando si sale a bordo della nuova 308. L’i-Cockpit che ha debuttato sulla 208 lo ritroviamo anche qui: volante dal diametro (molto) contenuto e strumentazione alta. La posizione di guida, quindi, prevede una posizione del volante piuttosto bassa (più di tanto non sale nemmeno volendo), con  la strumentazione che si legge sopra la corona dello stesso. Inizialmente può spiazzare, certo, ma noi siamo dei fan di quel piccolo volante in stile Playstation.


Minimalista e ben rifinita dentro

La plancia essenziale, rivolta verso il guidatore e realizzata con plastica morbida, è sostanzialmente priva di ogni comando ad eccezione del volume dell’autoradio. Tutto le altre funzioni si regolano (in modo semplice e intuitivo) dal display centrale da 9,7”, l’unico inconveniente è quello di dover cambiare schermata anche per regolare la climatizzazione, oppure per cambiare stazione radio, a meno che non si voglia scorrerle tutte attraverso la rotellina sul volante finché non si trova quella desiderata. Un piccolo prezzo da pagare che compensa con una pulizia delle linee esemplare che rende l’abitacolo piacevolmente pulito ed elegante, ma per niente freddo. Oltretutto, stile a parte, la qualità costruttiva è di ottimo livello. L’abitacolo è confortevole per 4 persone, considerando che la nuova 308 è più corta di quella precedente, ma il pezzo forte è il bagagliaio da ben 420 litri di capienza.


Aggredisce le curve e coccola i passeggeri

Quando vediamo la grande gommatura della Peugeot 308 in prova ci facciamo un’idea sbagliata del suo comportamento su strada. Anzi, sbagliata in parte, perché con pneumatici 225/40 su cerchi da 18” non ci stupiamo di quanto la vettura sia “piatta” in curva, ovvero di come sia in grado di aggredire le strada senza fenomeni di rollio evidenti. Questa versione da 115 CV e 270 Nm non è di certo sportiva nelle prestazioni (196 km/h di velocità massima e 11,4 secondi nello scatto da 0-100 km/h), eppure quando ci si trova in un percorso misto la 308 è un’auto fantastica. Lo sterzo preciso e comunicativo, il sottosterzo contenuto, la maneggevolezza e la grande tenuta di strada invogliano sempre a scegliere il percorso più lungo e tortuoso per giungere a destinazione, neanche si trattasse della versione GTi, attesa nel corso del 2015. La cosa interessante, però, è che la 308 è anche in grado di assorbire con efficacia le irregolarità dell’asfalto. La sua capacità di offrire un handling interessante con un comfort di marcia degno di questo nome, ambito da chi percorre chilometri su chilometri ogni giorno, è davvero notevole.


Poco assetata e silenziosa

I 115 CV della vettura in prova non sono molti – chi cerca un turbodiesel corposo può scegliere la versione equipaggiata con l’unità 2.0 BlueHDi da 150 oppure da 180 CV – ma nella maggior parte delle situazioni quotidiane non si sente l’esigenza di avere una potenza maggiore. La 308 1.6 308 1.6 e-HDi 115 CV si muove con disinvoltura, è brillante in accelerazione, silenziosa e soprattutto consuma poco: oltre 26 km/l dichiarati, tra i 16 e i 19 km/l le medie rilevate dal computer di bordo in base ai percorsi. In città abbiamo apprezzato l’efficiente sistema Start&Stop, che spegne il motore non appena si scende sotto i 20 km/h per non perdere tempo con il motore accesso mentre ci si avvicina all’auto che precede nelle soste ai semafori, e in autostrada la sesta marcia di riposo, che permette di viaggiare alla velocità di 130 km/h costanti con il motore che lavora a poco più di 2.000 giri, a tutto vantaggio del comfort di marcia e dell’economia d’esercizio. Se poi si fa uso del cruise control attivo, che diminuisce la velocità quando ci si avvicina ad un’altra auto e riprende quando la corsia è libera, sicurezza e quindi relax aumentano di conseguenza.


Prezzo e dotazione

Nell’allestimento Allure della vettura in prova, la 308 1.6 e-HDi 115 CV costa 24.400 euro e offre una dotazione di serie che non richiede integrazioni: climatizzatore automatico bizona, 4 vetri elettrici, divano posteriore frazionabile, freno di stazionamento elettrico, volante rivestito in pelle, display touchscreen da 9,7” con navigatore satellitare, cruise control, proiettori full LED con sensore crepuscolare, tergicristalli automatici, sensori di parcheggio e cerchi in lega da 17”. Tra gli optional presenti sulla vettura in prova la retrocamera posteriore, i cerchi in lega da 18”, il tetto panoramico in cristallo e il sistema Keyless System.
La 308 1.6 e-HDi 150 CV, a parità di allestimento, costa 1.850 euro in più.


Le concorrenti

La nuova Peugeot 308 sfida prima di tutte la Golf, e ne ha le qualità per farlo. Il design è piacevole, gli interni sono decisamente riusciti e alla guida soddisfa pienamente. Insomma, c’è tutto quel che serve in una berlina media, compresa una buona scelta di motorizzazioni a gasolio che va dai 92 ai 180 CV. D’altra parte è proprio lei l’Auto dell’Anno 2014, titolo pienamente meritato, secondo il nostro umile parere.
Nella stessa fascia di prezzo troviamo anche Alfa Romeo Giulietta, Ford Focus, Opel Astra e le cugine della Golf, ovvero Seat Leon e Skoda Octavia.